Messaggi dal Cielo, Parte 1:
LAMENTI DI GESU' A PADRE PIO
(Epistolario I ,342)
“Sentite Padre mio, i giusti lamenti del nostro dolcissimo Gesù:
“Con quanta ingratitudine viene ripagato il mio amore verso gli uomini! Sarei stato meno offeso da costoro se l'avessi amati di meno. Mio Padre non vuole più sopportarli. Io vorrei cessare di amarli ...
(e qui Gesù si tacque e sospirava e dopo riprese)
...ma ahimè! Il Mio Cuore è fatto per amare! Gli uomini vili e fiacchi non si fanno nessuna violenza per vicersi nelle tentazioni, che anzi si dilettano nelle loro iniquità. Le anime da Me più predilette, messe alla prova, Mi vengono meno, le deboli si abbandonano all'isgomento ed alla disperazione, le forti si vanno rilassando a poco a poco. Mi rimangono solo, di notte, di giorno, nelle chiese. NON SI CURANO PIU' DEL SACRAMENTO DELL'ALTARE; non si parla mai di questo Sacramento d'amore; ed anche quelli che ne parlano ahimè! Con che indifferenza, conche freddezza. Il Mio Cuore è dimenticato; nessuno si cura più del Mio Amore; Io sono sempre contristato. La Mia casa è divenuta per molti un teatro di divertimento; anche i Miei ministri che Io ho sempre riguardati con predilezione, che lo ho amati come la pupilla dell'occhio Mio; essi dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! Da essi debbo ricevere ingratitudine e sconoscenze. Vedo, figlio Mio, molti di costoro che ...
(qui si Chetò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in silenzio)
...che sotto ipocrite sembianze, Mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi e le forze che continuamente do ad essi...»
Gesù ad Alexandrina Maria Costa:
"Non hai compassione di me? Sono nei Tabernacoli tutto solo. Tanto schernito, abbandonato e tanto offeso... Và a consolarmi e ripare: ripara tanto abbandono. Visitare i carcerati è opera buona. Io sono carcerato per amore. Io sono il carcerato dei carcerati."
“Sentite Padre mio, i giusti lamenti del nostro dolcissimo Gesù:
“Con quanta ingratitudine viene ripagato il mio amore verso gli uomini! Sarei stato meno offeso da costoro se l'avessi amati di meno. Mio Padre non vuole più sopportarli. Io vorrei cessare di amarli ...
(e qui Gesù si tacque e sospirava e dopo riprese)
...ma ahimè! Il Mio Cuore è fatto per amare! Gli uomini vili e fiacchi non si fanno nessuna violenza per vicersi nelle tentazioni, che anzi si dilettano nelle loro iniquità. Le anime da Me più predilette, messe alla prova, Mi vengono meno, le deboli si abbandonano all'isgomento ed alla disperazione, le forti si vanno rilassando a poco a poco. Mi rimangono solo, di notte, di giorno, nelle chiese. NON SI CURANO PIU' DEL SACRAMENTO DELL'ALTARE; non si parla mai di questo Sacramento d'amore; ed anche quelli che ne parlano ahimè! Con che indifferenza, conche freddezza. Il Mio Cuore è dimenticato; nessuno si cura più del Mio Amore; Io sono sempre contristato. La Mia casa è divenuta per molti un teatro di divertimento; anche i Miei ministri che Io ho sempre riguardati con predilezione, che lo ho amati come la pupilla dell'occhio Mio; essi dovrebbero confortare il mio cuore colmo di amarezze; essi dovrebbero aiutarmi nella redenzione delle anime, invece chi lo crederebbe?! Da essi debbo ricevere ingratitudine e sconoscenze. Vedo, figlio Mio, molti di costoro che ...
(qui si Chetò, i singhiozzi gli strinsero la gola, pianse in silenzio)
...che sotto ipocrite sembianze, Mi tradiscono con comunioni sacrileghe, calpestando i lumi e le forze che continuamente do ad essi...»
Gesù ad Alexandrina Maria Costa:
"Non hai compassione di me? Sono nei Tabernacoli tutto solo. Tanto schernito, abbandonato e tanto offeso... Và a consolarmi e ripare: ripara tanto abbandono. Visitare i carcerati è opera buona. Io sono carcerato per amore. Io sono il carcerato dei carcerati."
COME CI SI COMPORTA A MESSA
Parla Maria Santissima:
Cari figli miei, sono Maria, la Mamma della Divina Misericordia, mio Figlio, mio Signore e mio Dio, sono la Madre dell’Amore Eterno, sono la Regina della Pace; ricordatevi di santificare le domeniche e le feste comandate con la Santa Messa. Ogni qual volta entrate nel Tempio Santo di mio Figlio, dovete genuflettervi o almeno inchinarvi con umiltà se non potete fisicamente; lì c'è il Santissimo Sacramento, il Corpo di mio figlio Gesù, sotto la sacra specie dell’Ostia Consacrata.
Figli, mi raccomando, siate sempre decorosamente vestiti, poiché è un luogo sacro e non si deve offendere, con i proprio abbigliamento, Dio; per questo mi rivolgo soprattutto a voi Sacerdoti, non permettete che offendano mio Figlio Gesù, con abbigliamenti audaci. Questa è la casa di mio Figlio Gesù ed è quindi casa di preghiera, rispetto e silenzio assoluto, i vostri pensieri siano solo pensieri d’amore, di donazione e di preghiera.
Figli miei, partecipate attivamente alla Santa Messa, rispondete alle domande e alle invocazione del celebrante, non distraetevi mai, né parlate con alcuno, se non è estremamente necessario, perché vi allontana dalla preghiera attiva della Santa Messa. La Santa Messa l’ha istituita Gesù, il Giovedì Santo, ed essa non è altro che il suo sacrificio, la sua passione e morte, con il rinnovamento perpetuo del banchetto eucaristico, atto di donazione eterna del suo corpo e del suo sangue. Non c’è preghiera, che Gesù vi abbia mai donato, più bella, più grande, più completa, più efficace, più forte e più potente, della Santa Messa.
Nella Santa Messa il sacerdote celebrante è solo il mezzo, con cui Gesù stesso perpetua, la sua passione e morte, sull’altare dell’amore eterno, ed integra, alla sua ubbidienza verso Dio Padre, l’accettazione e la donazione completa di se stesso e del suo Infinito Amore, attraverso la sua Divina Misericordia, verso tutti voi e, attraverso lo Spirito Santo, vi fa partecipi del suo sacrificio, come Agnello Immolato, sull’altare dell’amore eterno, donandosi senza riserva alcuna, così che anche voi possiate accettare ed offrire, sullo stesso altare, tutte le vostre sofferenze, tutti i vostri dolori, tutti i vostri problemi, tutti i vostri peccati, tutte le vostre paure e tutte le vostre ansie, ma soprattutto tutte le vostre richieste di aiuto per voi stessi e per coloro per cui pregate; alla luce di tutto questo capite ora perché la Santa Messa è la preghiera più bella, più grande, più completa, più efficace, più forte e più potente, che Gesù vi abbia mai donato?
Figli miei, ascoltate attentamente le letture liturgiche, esse sono la parola vivente di Dio, che attraverso la Bibbia e il Vangelo, vi aprono la porta, pur stretta, che da sulla strada difficile della Santità, attraverso l’ubbidienza al Vangelo, quindi accoglietela dentro di voi come cibo e acqua viva, per la vostra anima; dopo ascoltate l’omelia, con attenzione, una catechesi che arricchisce lo spirito guidandovi alla ricerca di Dio.
Figli miei, la Consacrazione del pane e del vino, fa sì che Gesù scenda nell’Ostia e nel Vino trasformandoli nel suo Divino Corpo e Sangue, e vi unisce a lui come figli dello stesso Padre, figli, assaporate questo divino momento, possibilmente in ginocchio e col capo chino; parlate con Gesù attraverso la preghiera del vostro cuore e Gesù vi ascolterà e vi risponderà dandovi con il suo amore, serenità e pace nel cuore. Alla preghiera del Padre Nostro, che Gesù vi ha insegnato, aprite le vostre braccia, alzate le mani al cielo, in un segno di accoglienza alla Santa Volontà del Divino Padre, così come è in cielo, così è in terra, e per accogliere, in voi, le sue promesse.
Figli miei, confessatevi spesso, al massimo una volta al mese, la confessione vi pulisce da ogni mancanza, rendendovi l’anima di nuovo più bianca della neve, nella sua nitidezza, trasparenza e purezza; prima della Santa Comunione dite l’Atto di dolore, per quelle piccole mancanze che non avete ancora confessate, così d’accogliere in voi Gesù in umiltà e santità, come egli merita. Attraverso l’Ostia e il Vino consacrati, la Carne e il Sangue di Gesù, si uniranno a voi in un simposio, ma non solo spiritualmente ma anche fisicamente, diventando un tutt’uno con voi ed in quel momento sarete una carne sola con Gesù. Io chiedo ai sacerdoti, di dare l’Eucaristia sotto le due specie, del Pane e del Vino, “Prendete e mangiate questo è il mio Corpo. Prendete e bevete questo è il mio Sangue”, ma se questo non è possibile, allora vi chiedo almeno di non dare l’Ostia Consacrata nelle mani, poiché l’eccezione, permessa dalla Chiesa per i ministri straordinari, è diventata una regola per tutti, certo questa è solo la richiesta di una Mamma che soffre, nel vedere suo Figlio non solo, in mani non consacrate, ma molte volte, anche in mani sacrileghe e blasfeme.
Figli miei, moltissimi tra voi, dopo aver ricevuto la Divina Eucarestia, alla fine della Santa Messa, vanno subito via, o perché hanno degli impegni o perché pensano così di aver già adempiuto abbondantemente al loro dovere di cristiani battezzati, convincendosi realmente che questa sia la verità, ma non sanno quanto ne sono lontani. Figli, la verità è che Gesù vuole entrare in comunione con voi, Lui vuol sentirsi, sì adorato, certo benedetto, sicuramente lodato, ma soprattutto vuol sentirsi amato e solo con un colloquio intimo, con Gesù potete farlo. Imparate a intrattenervi un poco in più, con Gesù, parlategli, non lasciatelo solo dentro di voi, fategli un po’ di compagnia, così da restare in comunione con lui.
Figli miei, come vorrei che questo messaggio si propagasse per tutto il mondo, perché molti sono i cristiani che non vanno ad ascoltare la Santa Messa, e adottano scuse futili, come se Gesù non sappia leggere nei loro cuori: “Non mi sento di andare”; “Non sono spiritualmente pronto”; “L’importante è fare il proprio dovere”; “Gesù è buono e capisce”; “Gesù si può pregare in ogni luogo”; “ Mi dispiace non ho avuto tempo” e così via. E il terzo Comandamento, che fine ha fatto? Come potete dire di amare Gesù se poi non andate neanche a ringraziarlo nel suo santo giorno? Amore significa anche riconoscenza, rispetto, ubbidienza, donazione, ascolto e soprattutto ringraziamento. La Santa Messa è salvezza eterna, voi figli miei date esempio di correttezza, e siate di sprono per coloro che non vanno a messa per futili motivi, indicando loro la via nella verità di Gesù.
Figli miei, vi ringrazio per aver risposto alla mia chiamata e per aver ascoltato le mie parole attentamente, vi chiedo di ascoltare e di partecipare sempre attivamente alla Santa Messa, con la gioia nel cuore, e si vedranno in voi i frutti dell’amore, della carità, della misericordia e della mitezza, nell’umiltà di servire Gesù attraverso il vostro prossimo. Meditate queste mie parole, non solo come ascoltatori smemorati, ma mettendo in pratica tutto ciò con amore. Ora, vi benedico attraverso i Preziosissimo Sangue di mio Figlio Gesù, che ha sparso sulla croce dell’amore e che continua a spargere su di voi attraverso la Santa Messa per santificarvi tutti; nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, eterno amore, amen."
(come assistere alla Santa Messa secondo la tradizione della Chiesa: Come assistere alla Santa Messa)
Rivelazione di Gesù Nostro Signore ad un’anima.
“...Con i vostri peccati irritate la mia giustizia e provocate i miei castighi; ma grazie alla Santa Messa, in tutti gli istanti della giornata ed in tutti i punti del globo terrestre, umiliandomi sull’altare sino all’immolazione, offrendo le Mie sofferenze del Calvario, presento al Divin Padre un magnifico compenso ed una sovrabbondante soddisfazione. Tutte le mie Piaghe, come altrettante bocche divinamente eloquenti esclamano: “ Padre perdona loro!..”domandano misericordia. Usate del tesoro della Messa, per prendere parte alle dolcezze del Mio Amore! Offritevi al Padre per mezzo mio, perché Io sono Intermediario ed Avvocato. Congiungete i vostri deboli omaggi ai Miei omaggi che sono perfetti!
Quanti trascurano di assistere alla Santa Messa nei giorni festivi! Benedico quelle anime che per riparare ascoltano nella festa una messa in più e che, quando sono impedite di fare ciò, suppliscono con l’ascoltarla durante la settimana..”
Cari figli miei, sono Maria, la Mamma della Divina Misericordia, mio Figlio, mio Signore e mio Dio, sono la Madre dell’Amore Eterno, sono la Regina della Pace; ricordatevi di santificare le domeniche e le feste comandate con la Santa Messa. Ogni qual volta entrate nel Tempio Santo di mio Figlio, dovete genuflettervi o almeno inchinarvi con umiltà se non potete fisicamente; lì c'è il Santissimo Sacramento, il Corpo di mio figlio Gesù, sotto la sacra specie dell’Ostia Consacrata.
Figli, mi raccomando, siate sempre decorosamente vestiti, poiché è un luogo sacro e non si deve offendere, con i proprio abbigliamento, Dio; per questo mi rivolgo soprattutto a voi Sacerdoti, non permettete che offendano mio Figlio Gesù, con abbigliamenti audaci. Questa è la casa di mio Figlio Gesù ed è quindi casa di preghiera, rispetto e silenzio assoluto, i vostri pensieri siano solo pensieri d’amore, di donazione e di preghiera.
Figli miei, partecipate attivamente alla Santa Messa, rispondete alle domande e alle invocazione del celebrante, non distraetevi mai, né parlate con alcuno, se non è estremamente necessario, perché vi allontana dalla preghiera attiva della Santa Messa. La Santa Messa l’ha istituita Gesù, il Giovedì Santo, ed essa non è altro che il suo sacrificio, la sua passione e morte, con il rinnovamento perpetuo del banchetto eucaristico, atto di donazione eterna del suo corpo e del suo sangue. Non c’è preghiera, che Gesù vi abbia mai donato, più bella, più grande, più completa, più efficace, più forte e più potente, della Santa Messa.
Nella Santa Messa il sacerdote celebrante è solo il mezzo, con cui Gesù stesso perpetua, la sua passione e morte, sull’altare dell’amore eterno, ed integra, alla sua ubbidienza verso Dio Padre, l’accettazione e la donazione completa di se stesso e del suo Infinito Amore, attraverso la sua Divina Misericordia, verso tutti voi e, attraverso lo Spirito Santo, vi fa partecipi del suo sacrificio, come Agnello Immolato, sull’altare dell’amore eterno, donandosi senza riserva alcuna, così che anche voi possiate accettare ed offrire, sullo stesso altare, tutte le vostre sofferenze, tutti i vostri dolori, tutti i vostri problemi, tutti i vostri peccati, tutte le vostre paure e tutte le vostre ansie, ma soprattutto tutte le vostre richieste di aiuto per voi stessi e per coloro per cui pregate; alla luce di tutto questo capite ora perché la Santa Messa è la preghiera più bella, più grande, più completa, più efficace, più forte e più potente, che Gesù vi abbia mai donato?
Figli miei, ascoltate attentamente le letture liturgiche, esse sono la parola vivente di Dio, che attraverso la Bibbia e il Vangelo, vi aprono la porta, pur stretta, che da sulla strada difficile della Santità, attraverso l’ubbidienza al Vangelo, quindi accoglietela dentro di voi come cibo e acqua viva, per la vostra anima; dopo ascoltate l’omelia, con attenzione, una catechesi che arricchisce lo spirito guidandovi alla ricerca di Dio.
Figli miei, la Consacrazione del pane e del vino, fa sì che Gesù scenda nell’Ostia e nel Vino trasformandoli nel suo Divino Corpo e Sangue, e vi unisce a lui come figli dello stesso Padre, figli, assaporate questo divino momento, possibilmente in ginocchio e col capo chino; parlate con Gesù attraverso la preghiera del vostro cuore e Gesù vi ascolterà e vi risponderà dandovi con il suo amore, serenità e pace nel cuore. Alla preghiera del Padre Nostro, che Gesù vi ha insegnato, aprite le vostre braccia, alzate le mani al cielo, in un segno di accoglienza alla Santa Volontà del Divino Padre, così come è in cielo, così è in terra, e per accogliere, in voi, le sue promesse.
Figli miei, confessatevi spesso, al massimo una volta al mese, la confessione vi pulisce da ogni mancanza, rendendovi l’anima di nuovo più bianca della neve, nella sua nitidezza, trasparenza e purezza; prima della Santa Comunione dite l’Atto di dolore, per quelle piccole mancanze che non avete ancora confessate, così d’accogliere in voi Gesù in umiltà e santità, come egli merita. Attraverso l’Ostia e il Vino consacrati, la Carne e il Sangue di Gesù, si uniranno a voi in un simposio, ma non solo spiritualmente ma anche fisicamente, diventando un tutt’uno con voi ed in quel momento sarete una carne sola con Gesù. Io chiedo ai sacerdoti, di dare l’Eucaristia sotto le due specie, del Pane e del Vino, “Prendete e mangiate questo è il mio Corpo. Prendete e bevete questo è il mio Sangue”, ma se questo non è possibile, allora vi chiedo almeno di non dare l’Ostia Consacrata nelle mani, poiché l’eccezione, permessa dalla Chiesa per i ministri straordinari, è diventata una regola per tutti, certo questa è solo la richiesta di una Mamma che soffre, nel vedere suo Figlio non solo, in mani non consacrate, ma molte volte, anche in mani sacrileghe e blasfeme.
Figli miei, moltissimi tra voi, dopo aver ricevuto la Divina Eucarestia, alla fine della Santa Messa, vanno subito via, o perché hanno degli impegni o perché pensano così di aver già adempiuto abbondantemente al loro dovere di cristiani battezzati, convincendosi realmente che questa sia la verità, ma non sanno quanto ne sono lontani. Figli, la verità è che Gesù vuole entrare in comunione con voi, Lui vuol sentirsi, sì adorato, certo benedetto, sicuramente lodato, ma soprattutto vuol sentirsi amato e solo con un colloquio intimo, con Gesù potete farlo. Imparate a intrattenervi un poco in più, con Gesù, parlategli, non lasciatelo solo dentro di voi, fategli un po’ di compagnia, così da restare in comunione con lui.
Figli miei, come vorrei che questo messaggio si propagasse per tutto il mondo, perché molti sono i cristiani che non vanno ad ascoltare la Santa Messa, e adottano scuse futili, come se Gesù non sappia leggere nei loro cuori: “Non mi sento di andare”; “Non sono spiritualmente pronto”; “L’importante è fare il proprio dovere”; “Gesù è buono e capisce”; “Gesù si può pregare in ogni luogo”; “ Mi dispiace non ho avuto tempo” e così via. E il terzo Comandamento, che fine ha fatto? Come potete dire di amare Gesù se poi non andate neanche a ringraziarlo nel suo santo giorno? Amore significa anche riconoscenza, rispetto, ubbidienza, donazione, ascolto e soprattutto ringraziamento. La Santa Messa è salvezza eterna, voi figli miei date esempio di correttezza, e siate di sprono per coloro che non vanno a messa per futili motivi, indicando loro la via nella verità di Gesù.
Figli miei, vi ringrazio per aver risposto alla mia chiamata e per aver ascoltato le mie parole attentamente, vi chiedo di ascoltare e di partecipare sempre attivamente alla Santa Messa, con la gioia nel cuore, e si vedranno in voi i frutti dell’amore, della carità, della misericordia e della mitezza, nell’umiltà di servire Gesù attraverso il vostro prossimo. Meditate queste mie parole, non solo come ascoltatori smemorati, ma mettendo in pratica tutto ciò con amore. Ora, vi benedico attraverso i Preziosissimo Sangue di mio Figlio Gesù, che ha sparso sulla croce dell’amore e che continua a spargere su di voi attraverso la Santa Messa per santificarvi tutti; nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, eterno amore, amen."
(come assistere alla Santa Messa secondo la tradizione della Chiesa: Come assistere alla Santa Messa)
Rivelazione di Gesù Nostro Signore ad un’anima.
“...Con i vostri peccati irritate la mia giustizia e provocate i miei castighi; ma grazie alla Santa Messa, in tutti gli istanti della giornata ed in tutti i punti del globo terrestre, umiliandomi sull’altare sino all’immolazione, offrendo le Mie sofferenze del Calvario, presento al Divin Padre un magnifico compenso ed una sovrabbondante soddisfazione. Tutte le mie Piaghe, come altrettante bocche divinamente eloquenti esclamano: “ Padre perdona loro!..”domandano misericordia. Usate del tesoro della Messa, per prendere parte alle dolcezze del Mio Amore! Offritevi al Padre per mezzo mio, perché Io sono Intermediario ed Avvocato. Congiungete i vostri deboli omaggi ai Miei omaggi che sono perfetti!
Quanti trascurano di assistere alla Santa Messa nei giorni festivi! Benedico quelle anime che per riparare ascoltano nella festa una messa in più e che, quando sono impedite di fare ciò, suppliscono con l’ascoltarla durante la settimana..”
L'ADORAZIONE EUCARISTICA
Parla Maria Santissima:
"Attraverso l'adorazione eucaristica sincera potete ottenere molti favori da Mio Figlio. E' il modo più efficace di espiare i vostri peccati. Non scoraggiatevi, né raffreddatevi nell'adorare mio Figlio, l'adorazione sincera data in terra vi prepara un magnifico posto in paradiso. Nell'ora della morte, la sincera adorazione che avrete fatto sarà la vostra maggiore consolazione. Schiere angeliche hanno il compito di accompagnarvi.
L'adorazione è l'unico cibo in cielo. Ogni sincera adorazione effettuata in terra vi prepara per una ancora più grande in cielo, dove non farete altro che adorare l'Eterna Trinità. Un'adorazione sincera è una fonte costante di luce e ispirazione. Figlia mia, Io amo i sacerdoti di Mio Figlio e non voglio che nessuno di essi muoia (si danni).
Io sono la loro Madre e il loro aiuto contro il male. Chiunque di essi mi riconosca come sua madre non sperimenterà mai la sconfitta. Satana e i suoi demoni hanno grande timore della SS. Eucarestia. Essa provoca loro più tormenti che a restare nell'Inferno. Essi temono le anime che ricevono Mio Figlio degnamente (in grazia di Dio e dopo una S. Confessione) e devotamente, che lo adorano e lottano per mantenersi puri. La sincera adorazione apre gli occhi e i cuori a coloro che vivono sopraffatti dall'oscurità più profonda e dalla cecità, per sollevarli verso la luce divina del cielo.
Attraverso l'adorazione della SS. Eucarestia, le visite costanti a mio Figlio e il ricevimento di Lui, voi acquistate il potere e la capacità di cambiare i cuori, le anime, le famiglie, la Chiesa, il mondo intero. Allora il mondo vivrà un secondo, rinnovato e ancora più meraviglioso paradiso terrestre. Andate a trovare Mio Figlio nel tabernacolo.
Egli vi attende lì, giorno e notte. Incoraggiate anche altri a farlo. Lì confiderete a Lui ogni paura e preoccupazione che non riuscite più a sopportare. Attraverso la visita, l'adorazione e l'esposizione del SS. Sacramento si verificheranno molte guarigioni negli animi umani."
"Attraverso l'adorazione eucaristica sincera potete ottenere molti favori da Mio Figlio. E' il modo più efficace di espiare i vostri peccati. Non scoraggiatevi, né raffreddatevi nell'adorare mio Figlio, l'adorazione sincera data in terra vi prepara un magnifico posto in paradiso. Nell'ora della morte, la sincera adorazione che avrete fatto sarà la vostra maggiore consolazione. Schiere angeliche hanno il compito di accompagnarvi.
L'adorazione è l'unico cibo in cielo. Ogni sincera adorazione effettuata in terra vi prepara per una ancora più grande in cielo, dove non farete altro che adorare l'Eterna Trinità. Un'adorazione sincera è una fonte costante di luce e ispirazione. Figlia mia, Io amo i sacerdoti di Mio Figlio e non voglio che nessuno di essi muoia (si danni).
Io sono la loro Madre e il loro aiuto contro il male. Chiunque di essi mi riconosca come sua madre non sperimenterà mai la sconfitta. Satana e i suoi demoni hanno grande timore della SS. Eucarestia. Essa provoca loro più tormenti che a restare nell'Inferno. Essi temono le anime che ricevono Mio Figlio degnamente (in grazia di Dio e dopo una S. Confessione) e devotamente, che lo adorano e lottano per mantenersi puri. La sincera adorazione apre gli occhi e i cuori a coloro che vivono sopraffatti dall'oscurità più profonda e dalla cecità, per sollevarli verso la luce divina del cielo.
Attraverso l'adorazione della SS. Eucarestia, le visite costanti a mio Figlio e il ricevimento di Lui, voi acquistate il potere e la capacità di cambiare i cuori, le anime, le famiglie, la Chiesa, il mondo intero. Allora il mondo vivrà un secondo, rinnovato e ancora più meraviglioso paradiso terrestre. Andate a trovare Mio Figlio nel tabernacolo.
Egli vi attende lì, giorno e notte. Incoraggiate anche altri a farlo. Lì confiderete a Lui ogni paura e preoccupazione che non riuscite più a sopportare. Attraverso la visita, l'adorazione e l'esposizione del SS. Sacramento si verificheranno molte guarigioni negli animi umani."
FIDUCIA NELLA DIVINA MISERICORDIA
Ciò che riporto sono alcune parti del libretto "FIDUCIA nella "DIVINA MISERICORDIA" Gesù, confido in te", che fa parte di una collana di spiritualità dove sono stati inseriti molti messaggi di Gesù riguardo la sua Misericordia ai Santi.
Si possono richiedere le copie di questo bel libretto a:
D. Liborio Tambè - Barrafranca (EN)
0934 464251 (oppure) 0934 464473
(cell.) 338.9940995
- Elisabetta -
Gesù a S. Faustina:
"Io sono l'Amore e la Misericordia. Il mio Cuore gioisce per questo titolo di Misericordia. Annuncia a tutti che la Misericordia è il più grande attributo di Dio."
"L'anima che confida nella mia Misericordia è la più sicura di tutte, poiché Io stesso mi prendo cura di lei."
"L'umanità troverà pace e salvezza solo se avrà fiducia nella Divina Misericordia."
"Le anime che tendono alla perfezione desidero che si distinguano per una illimitata fiducia nella mia Misericorida."
"La mancanza di fiducia della anime mi strazia il Cuore... e ancora più ferisce il mio Cuore la loro mancanza di fiducia dopo la caduta."
"Sappi, o anima mia, che tutti i tuoi peccati non hanno ferito dolorosamente il mio Cuore, come questa tua attuale sfiducia. Dopo tanta sollecitudine del mio Amore e della mia Misericordia, come puoi dubitare ancora della mia Bontà?"
"Sappi che ogni volta che vieni da Me, umiliandoti e chiedendo perdono, Io riverserò sulla tua anima una enorme quantità di grazie. Così facendo non solo non perdi nulla, ma guadagni assai di più di quanto hai perduto.."
"La mia Misericordia è più grande di tutti i tuoi peccati e di quelli del mondo intero. Chi potrà misurare il mio Amore? Per te sono sceso dal cielo sulla terra; per te mi sono lasciato inchiodare sulla Croce; per te ho permesso che Mi fosse aperto con una lancia il Sacratissimo Cuore, dal quale sono sgorgate le sorgenti della Misericordia. Vieni allora e attingi le grazie da questa fonte di Misericordia con il vaso della fiducia... e annegherò la tua miseria nell'abisso della Mia Misericordia."
"L'anima debole, peccatrice, non abbia timore di avvicinarsi a Me e, anche se avesse più peccati di tutta la sabbia della terra, tutto annegherà nell'abisso della Mia Misericordia."
"Quando l'anima vedrà e riconoscerà la gravità dei propri peccati, quando le si svelerà tutto l'abisso della miseria in cui è precipitata, non disperi, ma si getti con fiducia tra le braccia della mia Misericordia, come un bambino tra le braccia della mamma."
"I più grandi peccatori hanno diritto, prima degli altri, di confidare nell'abisso della Mia Misericordia. Queste anime hanno la precedenza nel Mio Cuore compassionevole."
"Quanto più grande è il peccatore, tanto maggiore diritto ha alla mia Misericordia."
"Figlia, dammi la tua miseria, perchè essa sola è la tua escusiva proprietà. Vedi bene quel che sei da te stessa: se ti rivelassi tutta la tua miseria, moriresti dallo spavento... Ma non ti spaventare: proprio perchè sei una così grande miseria Io ti ho rivelato l'infinito oceano della mia Misericordia."
"Nonostante la grande miseria che tu sei, Io mi unisco a te, prendo la tua miseria e, in cambio, ti dono la mia Misericordia."
"Dammi la gioia di donarmi tutte le tue debolezze e i tuoi peccati ed io ti colmerò con i tesori delle Mie grazie."
Gesù a Suor Consolata:
"Consolata, narra a tutti la Mia condiscenza ineffabile e la mia estrema Misericordia. Dì al mondo quanto io sono buono e materno. Che io sia Santo tutti lo sanno, ma che sia buono non tutti lo sanno. Non fatemi Dio di rigore, mentre Io non sono che Dio d'amore e di Misericordia! Preferisco essere chiamato: "Amore immenso", "Bontà infinita!" Le vostre miserie hanno un limite, ma il mio amore non ha limiti."
"Oh, potessi scendere in ogni cuore e versarvi a torrenti le tenerezze del mio amore!"
"Solo l'amore divino può fare: di apostati, apostoli; di gigli infangati, gigli immacolati; di ributtanti viziosi peccatori, trofei di misericordia."
"Quando ti accadesse di commettere una qualsiasi mancanza, non ti rattristare mai, ma vieni, deponila subito nel Mio Cuore, e poi rafforza il proposito sulla virtù opposta, ma con grande calma. Così ogni tua mancanza sarà un passo avanti."
"Se l'anima si mantiene calma, allora è padrona di se stessa; ma se si turba, allora sono facili le cadute."
"Il turbamento non lasciarlo entrare mai, mai mai, perchè se ti turbi, il demonio è contento, la vittoria sarebbe sua."
"Credi che mi sarai meno cara quando la tua debolezza ti portasse ad essere infedele alle tue promesse? Vedi, Consolata, il Mio Cuore è soggiogato più dalle vostre miserie che dalle vostre virtù."
"Chi uscì dal tempio giustificato? Il pubblicano (guardare Lc. 18, 10), perchè dinanzi ad un'anima umile e contrita il Mio Cuore non sa contenersi... Son fatto così! Ricordalo sempre: che ti amo e ti amerò alla follìa, in qualunque momento e per qualunque tua debolezza. E quindi mai, mai, mai il minimo dubbio che per una tua infedeltà Io venga meno alle mie promesse; mai, vero? Altrimenti mi feriresti nell'intimo del Cuore. Ricorda che solo Gesù sa comprendere la vostra debolezza, Lui solo conosce l'umana fragilità. Consolata, questa colpa di dubitare che, a motivo delle tue infedeltà, Io non compia le mie promesse, tu non la commetterai mai, mai, mai, me lo prometti, vero? Tu non mi farai quest'oltraggio, perchè mi faresti troppo soffrire."
"Vedi Consolata, il nemico farà di tutto per scuotere la cieca fiducia che hai in Me, e tu non dimenticare mai che Io sono e amo essere esclusivamente buono e misericordioso. Comprendi, Consolata, il Mio Cuore, comprendi il Mio Amore e non lasciare mai, neppure per un istante, che il nemico penetri nella tua anima con un pensiero di diffidenza, mai! Credimi solo e sempre buono; credimi solo e sempre mamma. Imita i bambini i quali, ad ogni lieve scalfitura a un dito, subito corrono dalla mamma per farselo fasciare. Tu fai altrettanto, sempre... e ricorda che Io cancellerò e riparerò le tue imperfezioni e infedeltà, così come la mamma sempre fascerà il dito malato, in realtà o in immaginazione. E se quel bimbo, invece di un dito, si rompesse il braccio o la testa, dimmi, puoi descrivere la tenerezza, la delicatezza, l'affetto con il quale verrebbe curato, fasciato dalla mamma?"
"Non temere di nulla e di nessuno: hai Dio con te, che ti protegge come la pupilla dei Suoi occhi."
"Oh, confida, confida solo e sempre in Gesù, totalmente, anche quando scenderanno sulla tua anima le tenebre ad avvolgerti, oh, allora più intensamente ripeti: "Gesù, più io non ti vedo, più non ti sento, ma io mi fido di te." La tua confidenza in me è grande, lascia che nell'ora della prova diventi eroica."
"Dammi questo conforto di fidarti di me anche fra le tenebre di morte... Sapessi quanto ne godo!"
"Consolata, il demonio ha giurato di perdere il mondo, e io giuro di salvarlo, e lo salverò col trionfo del Mio Amore e della Mia Misericordia! Sì, scrivilo: salverò il mondo col Mio Amore misericordioso!"
"Il buon ladrone, in croce, ha un solo atto di confidenza in Me e tanti e tanti peccati... e in un istante è perdonato, ed entra a possedere il mio regno ed è un Santo." (parla di San Disma)
"Sovente anime buone, anime pie, e molto spesso anime a me consacrate, con una frase diffidente feriscono l'intimo del Mio Cuore: "Chissà se mi salverò". Apri il Vangelo e leggi le mie promesse: "Io dò loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano." Hai capito, Consolata? Perchè allora questo insulto: "Chissà se mi salverò?" Oh, se invece di ferire il Mio Cuore con queste diffidenze, pensaste un pò più al Paradiso che vi attende... Pensa com'è stolto il vostro timore di dannarvi: Dopo quello che ho fatto per salvare la vostra anima... dopo che ho versato il Mio Sangue, me la lascerò rubare dal demonio? Ma si può credere a questa mostruosità?!"
"Dimmi, Consolata: qual'è l'anima più perfetta: quella che con Gesù si lamenta sempre perchè imperfetta, perchè commette sempre mncanze e infedeltà... oppure l'anima che a Gesù sorride sempre, fa quel che può per amarlo, ma non si cura delle imperfezioni che non vuole? A me piace di più la seconda. Quindi, anche tu, quando ti accorgi di essere stata infedele, dammi un atto d'amore più ardente e riprendi il tuo canto d'amore. Per un atto d'amore Gesù perdona un'esistenza di delitti!"
"Tu vorresti che ti promettessi di non lasciarti cadere mai, ma restassi sempre fedele, sempre perfetta? No, Consolata, io non voglio illuderti e quindi ti dico che commetterai mancanze, infedeltà e imperfezioni; ma queste ti serviranno ad avanzare, perchè ti faranno fare tanti atti di umiltà."
Si possono richiedere le copie di questo bel libretto a:
D. Liborio Tambè - Barrafranca (EN)
0934 464251 (oppure) 0934 464473
(cell.) 338.9940995
- Elisabetta -
Gesù a S. Faustina:
"Io sono l'Amore e la Misericordia. Il mio Cuore gioisce per questo titolo di Misericordia. Annuncia a tutti che la Misericordia è il più grande attributo di Dio."
"L'anima che confida nella mia Misericordia è la più sicura di tutte, poiché Io stesso mi prendo cura di lei."
"L'umanità troverà pace e salvezza solo se avrà fiducia nella Divina Misericordia."
"Le anime che tendono alla perfezione desidero che si distinguano per una illimitata fiducia nella mia Misericorida."
"La mancanza di fiducia della anime mi strazia il Cuore... e ancora più ferisce il mio Cuore la loro mancanza di fiducia dopo la caduta."
"Sappi, o anima mia, che tutti i tuoi peccati non hanno ferito dolorosamente il mio Cuore, come questa tua attuale sfiducia. Dopo tanta sollecitudine del mio Amore e della mia Misericordia, come puoi dubitare ancora della mia Bontà?"
"Sappi che ogni volta che vieni da Me, umiliandoti e chiedendo perdono, Io riverserò sulla tua anima una enorme quantità di grazie. Così facendo non solo non perdi nulla, ma guadagni assai di più di quanto hai perduto.."
"La mia Misericordia è più grande di tutti i tuoi peccati e di quelli del mondo intero. Chi potrà misurare il mio Amore? Per te sono sceso dal cielo sulla terra; per te mi sono lasciato inchiodare sulla Croce; per te ho permesso che Mi fosse aperto con una lancia il Sacratissimo Cuore, dal quale sono sgorgate le sorgenti della Misericordia. Vieni allora e attingi le grazie da questa fonte di Misericordia con il vaso della fiducia... e annegherò la tua miseria nell'abisso della Mia Misericordia."
"L'anima debole, peccatrice, non abbia timore di avvicinarsi a Me e, anche se avesse più peccati di tutta la sabbia della terra, tutto annegherà nell'abisso della Mia Misericordia."
"Quando l'anima vedrà e riconoscerà la gravità dei propri peccati, quando le si svelerà tutto l'abisso della miseria in cui è precipitata, non disperi, ma si getti con fiducia tra le braccia della mia Misericordia, come un bambino tra le braccia della mamma."
"I più grandi peccatori hanno diritto, prima degli altri, di confidare nell'abisso della Mia Misericordia. Queste anime hanno la precedenza nel Mio Cuore compassionevole."
"Quanto più grande è il peccatore, tanto maggiore diritto ha alla mia Misericordia."
"Figlia, dammi la tua miseria, perchè essa sola è la tua escusiva proprietà. Vedi bene quel che sei da te stessa: se ti rivelassi tutta la tua miseria, moriresti dallo spavento... Ma non ti spaventare: proprio perchè sei una così grande miseria Io ti ho rivelato l'infinito oceano della mia Misericordia."
"Nonostante la grande miseria che tu sei, Io mi unisco a te, prendo la tua miseria e, in cambio, ti dono la mia Misericordia."
"Dammi la gioia di donarmi tutte le tue debolezze e i tuoi peccati ed io ti colmerò con i tesori delle Mie grazie."
Gesù a Suor Consolata:
"Consolata, narra a tutti la Mia condiscenza ineffabile e la mia estrema Misericordia. Dì al mondo quanto io sono buono e materno. Che io sia Santo tutti lo sanno, ma che sia buono non tutti lo sanno. Non fatemi Dio di rigore, mentre Io non sono che Dio d'amore e di Misericordia! Preferisco essere chiamato: "Amore immenso", "Bontà infinita!" Le vostre miserie hanno un limite, ma il mio amore non ha limiti."
"Oh, potessi scendere in ogni cuore e versarvi a torrenti le tenerezze del mio amore!"
"Solo l'amore divino può fare: di apostati, apostoli; di gigli infangati, gigli immacolati; di ributtanti viziosi peccatori, trofei di misericordia."
"Quando ti accadesse di commettere una qualsiasi mancanza, non ti rattristare mai, ma vieni, deponila subito nel Mio Cuore, e poi rafforza il proposito sulla virtù opposta, ma con grande calma. Così ogni tua mancanza sarà un passo avanti."
"Se l'anima si mantiene calma, allora è padrona di se stessa; ma se si turba, allora sono facili le cadute."
"Il turbamento non lasciarlo entrare mai, mai mai, perchè se ti turbi, il demonio è contento, la vittoria sarebbe sua."
"Credi che mi sarai meno cara quando la tua debolezza ti portasse ad essere infedele alle tue promesse? Vedi, Consolata, il Mio Cuore è soggiogato più dalle vostre miserie che dalle vostre virtù."
"Chi uscì dal tempio giustificato? Il pubblicano (guardare Lc. 18, 10), perchè dinanzi ad un'anima umile e contrita il Mio Cuore non sa contenersi... Son fatto così! Ricordalo sempre: che ti amo e ti amerò alla follìa, in qualunque momento e per qualunque tua debolezza. E quindi mai, mai, mai il minimo dubbio che per una tua infedeltà Io venga meno alle mie promesse; mai, vero? Altrimenti mi feriresti nell'intimo del Cuore. Ricorda che solo Gesù sa comprendere la vostra debolezza, Lui solo conosce l'umana fragilità. Consolata, questa colpa di dubitare che, a motivo delle tue infedeltà, Io non compia le mie promesse, tu non la commetterai mai, mai, mai, me lo prometti, vero? Tu non mi farai quest'oltraggio, perchè mi faresti troppo soffrire."
"Vedi Consolata, il nemico farà di tutto per scuotere la cieca fiducia che hai in Me, e tu non dimenticare mai che Io sono e amo essere esclusivamente buono e misericordioso. Comprendi, Consolata, il Mio Cuore, comprendi il Mio Amore e non lasciare mai, neppure per un istante, che il nemico penetri nella tua anima con un pensiero di diffidenza, mai! Credimi solo e sempre buono; credimi solo e sempre mamma. Imita i bambini i quali, ad ogni lieve scalfitura a un dito, subito corrono dalla mamma per farselo fasciare. Tu fai altrettanto, sempre... e ricorda che Io cancellerò e riparerò le tue imperfezioni e infedeltà, così come la mamma sempre fascerà il dito malato, in realtà o in immaginazione. E se quel bimbo, invece di un dito, si rompesse il braccio o la testa, dimmi, puoi descrivere la tenerezza, la delicatezza, l'affetto con il quale verrebbe curato, fasciato dalla mamma?"
"Non temere di nulla e di nessuno: hai Dio con te, che ti protegge come la pupilla dei Suoi occhi."
"Oh, confida, confida solo e sempre in Gesù, totalmente, anche quando scenderanno sulla tua anima le tenebre ad avvolgerti, oh, allora più intensamente ripeti: "Gesù, più io non ti vedo, più non ti sento, ma io mi fido di te." La tua confidenza in me è grande, lascia che nell'ora della prova diventi eroica."
"Dammi questo conforto di fidarti di me anche fra le tenebre di morte... Sapessi quanto ne godo!"
"Consolata, il demonio ha giurato di perdere il mondo, e io giuro di salvarlo, e lo salverò col trionfo del Mio Amore e della Mia Misericordia! Sì, scrivilo: salverò il mondo col Mio Amore misericordioso!"
"Il buon ladrone, in croce, ha un solo atto di confidenza in Me e tanti e tanti peccati... e in un istante è perdonato, ed entra a possedere il mio regno ed è un Santo." (parla di San Disma)
"Sovente anime buone, anime pie, e molto spesso anime a me consacrate, con una frase diffidente feriscono l'intimo del Mio Cuore: "Chissà se mi salverò". Apri il Vangelo e leggi le mie promesse: "Io dò loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano." Hai capito, Consolata? Perchè allora questo insulto: "Chissà se mi salverò?" Oh, se invece di ferire il Mio Cuore con queste diffidenze, pensaste un pò più al Paradiso che vi attende... Pensa com'è stolto il vostro timore di dannarvi: Dopo quello che ho fatto per salvare la vostra anima... dopo che ho versato il Mio Sangue, me la lascerò rubare dal demonio? Ma si può credere a questa mostruosità?!"
"Dimmi, Consolata: qual'è l'anima più perfetta: quella che con Gesù si lamenta sempre perchè imperfetta, perchè commette sempre mncanze e infedeltà... oppure l'anima che a Gesù sorride sempre, fa quel che può per amarlo, ma non si cura delle imperfezioni che non vuole? A me piace di più la seconda. Quindi, anche tu, quando ti accorgi di essere stata infedele, dammi un atto d'amore più ardente e riprendi il tuo canto d'amore. Per un atto d'amore Gesù perdona un'esistenza di delitti!"
"Tu vorresti che ti promettessi di non lasciarti cadere mai, ma restassi sempre fedele, sempre perfetta? No, Consolata, io non voglio illuderti e quindi ti dico che commetterai mancanze, infedeltà e imperfezioni; ma queste ti serviranno ad avanzare, perchè ti faranno fare tanti atti di umiltà."
IL BATTESIMO DEI NON NATI
(qualche conoscente vuole abortire? che legga qui: Aborto e nella sezione Aborto di questo sito: http://www.centrosangiorgio.com/)
Il terribile monito di Gesù Cristo "Guai a coloro...", è riferibile all'infanticidio nell'utero della madre, cioè all'aborto procurato e rivela l'amore misericordioso di Dio Uno e Trino per i non nati.
Un umile donna dei nostri giorni, della Germania, madre di parecchi bambini, ammirata per la sua eroica di soffrire con gioia, una donna che per la coraggiosa accettazione del sacrificio e dei dolori offerti per la salvezza delle anime e a vanto della Santa Chiesa è ritunuta delle più alte graie mistiche, ci riferisce queste sue esperienze:
Ero seduta in tram vicino al finestrino e recitavo il rosario. Improvvisamente qualcosa si illuminò vicino me. Mi spaventai perché Gesù stava accanto a Me e mi disse:
"Guarda questo covo di assassini!"Guardo a destra e a sinistra e dico: Signore, a destra c'è soltanto campagna. Forse ti riferisci a quest'edificio dove, sopra la croce illuminata, sta scritto: "Clinica ginecologica?".
Gesù dice: "Si, proprio quella. Di questa ce ne sono tante e ne verranno costruite ancora. Prega per i medici e per i loro assistenti, specialmente per le madri che uccidono o fanno uccidere i bambini prima di venire alla vita. Durante la notte te ne parlerò più ampiamente".
Durante la notte il Signore mi fa vedere un orribile visione: vedo la terra coperta da piccolissimi cadaverini.
E' così terribile che segno nelle mie annotazioni: vedo l'infanticidio d Betlemme ingrandito e moltiplicato di mille e milioni di volte. Piansi quando vidi questa orribile immagine.
Il Signore continuò: "Lo spirito immondo ha bussato a tutte le porte. La maggior parte gli sono state aperte. Gai a coloro che lo ascoltano! Verranno inabissati assieme alle loro case durante la notte ne pantano dei loro peccati.
Si sta piangendo presso le tombe, per la morte del proprio figlio unico, preso da Dio perché sua proprietà, ma per gli altri che si uccidono orribilmente non si piange! Sempre più si avvicina il tempo in cui si crede di fare un piacere a Dio e agli uomini uccidendo questi bambini; sia benedetta ogni casa nella quale abita un'anima che si offre in olocausto..."
Poi vedo nel firmamento innumerevoli teste di bambini. Io dico: "Signore, queste non sono teste di angeli!".
Il Signore mi risponde: "Sono questi i piccoli ai quali fu tolta la vita. Saranno gli accusatori nel giudizio! Prega per i loro assassini affinché venga loro usata Misericordia nel Giudizio di Dio!".
Io domando ancora: "Signore, perché mi hai fato vedere tutto questo? Io so, questi non vedranno Dio".
Gesù dice: "Maria tu hai un grande compito da svolgere. Questi piccoli riusciranno a partecipare alla visione di Dio...
Diffondi ciò che ti dico, anche fra i miei sacerdoti! Troverai incomprensioni, ma con il tempo si riconoscerà e si farà ciò che servirà alla gioia i questi piccoli.
Voi potete battezzarli!
Prega per prima il Credo!
Poi prendi dell'acqua Santa, spargila in tutte le direzioni e di queste parole: "A voi tutti che siete nati morti di giorno e nella notte. Voi tutti che siete stati uccisi nel corpo della madre nel giorno o nella notte e che ancora verrete uccisi, affinché raggiungiate attraverso Gesù Cristo la vita eterna ( e qui da collettivamente il nome di battesimo, Maria, Giuseppe, Giovanni e il Santo del giorno), io vo battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo".
Dio farà scorrere l'acqua del battesimo sopra le testa dei battezzanti e darà ad ognuno il suo nome. Conforme la quantità dell'acqua santa, -intendimi bene e comprendi ciò che voglio - quante volte li battezzate, e non lo potete mai far abbastanza, così vi verranno donate le piccole anime alle quali avete aperto il cielo.
infine dì un Padre nostro, un'Ave Maria, un Gloria al Padre.
Il mio amore Misericordioso, l'amore sovrabbondante di mio Padre e del nostro Spirito Santo che si manifesta in questo tempo dio confusione e sviamento è quello che ci spinge ad essere un Dio salvatore e misericordioso per i bambini uccisi. Ricordati sempre di questo nostro amore. Vivifica le tue parole del Credo e del Battesimo con le parole del salmo e di parole di riconoscente amore reciproco! Io ti aiuto! Perché le anime più semplici possono aiutare questi piccoli e possono battezzarli! Nota ancora una volta come Io lo desidero.
Continua a diffondere le mie parole! Affrettati ad aiutare questi piccoli, il cu numero continua a crescere sempre più, prima che sua troppo tardi per loro e per voi. Il tempo spinge! Ricoscete il vostro tempo!"
L'eletta madre indicava come esempio dell'amore grande di Dio per gli uomini e per le loro anime immortali quanto sopra e aggiungeva alla suddetta nota un'altra esperienza e scrisse: io stessa ebbi una volta un aborto spontaneo di sei mesi; dato che la dottoressa mi aveva detto che il bambino sarebbe arrivato troppo presto, lo battezzai prima che morisse, e nel punto in cui era situata la testina dicevo. "Tu Dio buono, Tu lascia passare l'acqua del battesimo attraverso il mio ventre sul bambino". La conferma la ebbi circa un anno più tardi; dopo due operazioni difficili, quando mi svegliai dalla narcosi, vidi accanto al mio letto un bambino piccolo. Domandai: "Chi sei, piccolo angelo?"
Sento: "Io sono il tuo Werner. Tu mi hai aperto il Cielo col battesimo. Io ho pregato per te affinché guarisca di nuovo. Per la tua gioia e per conferma della verità ho potuto presentarmi a te. Arrivederci, cara madre".
COME SI SVOLGE IL BATTESIMO DEI NON NATI
Ecco, l'occhio del signore veglia su chi lo teme di generazione in generazione per liberarlo dalla morte nutrirlo in tempo di fame (salmo 32, 11-19).
Credo in un solo Dio...
(aspergere ai 4 poli l'acqua benedetta) A voi tutti che siete nati morti di giorno e nella notte. Voi tutti che siete stati uccisi nel corpo della madre nel giorno o nella notte e che ancora verrete uccisi, affinché raggiungiate attraverso Gesù Cristo la vita eterna ( e qui da collettivamente il nome di battesimo, Maria, Giuseppe, Giovanni e il Santo del giorno), io vo battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Io ti ho chiamato col tuo nome, sei mio (Is 43,1).
cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie (salmo 97,1).
Alleluia, alleluia, alleluia!
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
PREGHIAMO
O Dio, nostro Padre, che nel tuo infinito amore per noi, vuoi che tutti gli uomini siano salvi,con la fede e l'amore della Chiesa che porta nel suo cuore di Madre il "Desiderio del battesimo" per tutti i bambini del mondo, desidero esprimere questa sua carità, battezzando nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo tutti i bambini che oggi saranno uccisi nel grembo dellel oro madri con l'aborto.
Con questo atto di fede e di carità intendo con tutta la Chiesa:
1.- Offrire, per le mani immacolate di Maria SS.ma, con il sangu e di Gesùquello di tutti i bambini uccisi con l'aborto, implorando per il sacrificio delle loro vite, pietà e misericordia per l'umanità.
2.- Riparare il grave delito dell'aborto che, mentre sopprime la vita del concepito lo priva della grazia del Battesimo.
3.- Pregare per la conversione di tutti gli operatori e collaboratori dell'aborto, orribile delitto "che, sottoscrive la condanna dell'uomo della donna, del medico, dello Stato" (Giovanni Paolo II).
3.- Pregare per la conversione di quanti, con i potenti mezzi della comunicazioni sociale, sostengon, giustificano e difendono questo gravissimo peccato, disconoscendi il Magistero della Chiesa e di Cristo.
5.- E infine, per invocare misericordia su quanti ingannati e sedotti da questi mezzi potenti si allontanano dall'amore di Dio Padre
Recitare il Credo, il Padre nostro e un Ave Maria.
Il terribile monito di Gesù Cristo "Guai a coloro...", è riferibile all'infanticidio nell'utero della madre, cioè all'aborto procurato e rivela l'amore misericordioso di Dio Uno e Trino per i non nati.
Un umile donna dei nostri giorni, della Germania, madre di parecchi bambini, ammirata per la sua eroica di soffrire con gioia, una donna che per la coraggiosa accettazione del sacrificio e dei dolori offerti per la salvezza delle anime e a vanto della Santa Chiesa è ritunuta delle più alte graie mistiche, ci riferisce queste sue esperienze:
Ero seduta in tram vicino al finestrino e recitavo il rosario. Improvvisamente qualcosa si illuminò vicino me. Mi spaventai perché Gesù stava accanto a Me e mi disse:
"Guarda questo covo di assassini!"Guardo a destra e a sinistra e dico: Signore, a destra c'è soltanto campagna. Forse ti riferisci a quest'edificio dove, sopra la croce illuminata, sta scritto: "Clinica ginecologica?".
Gesù dice: "Si, proprio quella. Di questa ce ne sono tante e ne verranno costruite ancora. Prega per i medici e per i loro assistenti, specialmente per le madri che uccidono o fanno uccidere i bambini prima di venire alla vita. Durante la notte te ne parlerò più ampiamente".
Durante la notte il Signore mi fa vedere un orribile visione: vedo la terra coperta da piccolissimi cadaverini.
E' così terribile che segno nelle mie annotazioni: vedo l'infanticidio d Betlemme ingrandito e moltiplicato di mille e milioni di volte. Piansi quando vidi questa orribile immagine.
Il Signore continuò: "Lo spirito immondo ha bussato a tutte le porte. La maggior parte gli sono state aperte. Gai a coloro che lo ascoltano! Verranno inabissati assieme alle loro case durante la notte ne pantano dei loro peccati.
Si sta piangendo presso le tombe, per la morte del proprio figlio unico, preso da Dio perché sua proprietà, ma per gli altri che si uccidono orribilmente non si piange! Sempre più si avvicina il tempo in cui si crede di fare un piacere a Dio e agli uomini uccidendo questi bambini; sia benedetta ogni casa nella quale abita un'anima che si offre in olocausto..."
Poi vedo nel firmamento innumerevoli teste di bambini. Io dico: "Signore, queste non sono teste di angeli!".
Il Signore mi risponde: "Sono questi i piccoli ai quali fu tolta la vita. Saranno gli accusatori nel giudizio! Prega per i loro assassini affinché venga loro usata Misericordia nel Giudizio di Dio!".
Io domando ancora: "Signore, perché mi hai fato vedere tutto questo? Io so, questi non vedranno Dio".
Gesù dice: "Maria tu hai un grande compito da svolgere. Questi piccoli riusciranno a partecipare alla visione di Dio...
Diffondi ciò che ti dico, anche fra i miei sacerdoti! Troverai incomprensioni, ma con il tempo si riconoscerà e si farà ciò che servirà alla gioia i questi piccoli.
Voi potete battezzarli!
Prega per prima il Credo!
Poi prendi dell'acqua Santa, spargila in tutte le direzioni e di queste parole: "A voi tutti che siete nati morti di giorno e nella notte. Voi tutti che siete stati uccisi nel corpo della madre nel giorno o nella notte e che ancora verrete uccisi, affinché raggiungiate attraverso Gesù Cristo la vita eterna ( e qui da collettivamente il nome di battesimo, Maria, Giuseppe, Giovanni e il Santo del giorno), io vo battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo".
Dio farà scorrere l'acqua del battesimo sopra le testa dei battezzanti e darà ad ognuno il suo nome. Conforme la quantità dell'acqua santa, -intendimi bene e comprendi ciò che voglio - quante volte li battezzate, e non lo potete mai far abbastanza, così vi verranno donate le piccole anime alle quali avete aperto il cielo.
infine dì un Padre nostro, un'Ave Maria, un Gloria al Padre.
Il mio amore Misericordioso, l'amore sovrabbondante di mio Padre e del nostro Spirito Santo che si manifesta in questo tempo dio confusione e sviamento è quello che ci spinge ad essere un Dio salvatore e misericordioso per i bambini uccisi. Ricordati sempre di questo nostro amore. Vivifica le tue parole del Credo e del Battesimo con le parole del salmo e di parole di riconoscente amore reciproco! Io ti aiuto! Perché le anime più semplici possono aiutare questi piccoli e possono battezzarli! Nota ancora una volta come Io lo desidero.
Continua a diffondere le mie parole! Affrettati ad aiutare questi piccoli, il cu numero continua a crescere sempre più, prima che sua troppo tardi per loro e per voi. Il tempo spinge! Ricoscete il vostro tempo!"
L'eletta madre indicava come esempio dell'amore grande di Dio per gli uomini e per le loro anime immortali quanto sopra e aggiungeva alla suddetta nota un'altra esperienza e scrisse: io stessa ebbi una volta un aborto spontaneo di sei mesi; dato che la dottoressa mi aveva detto che il bambino sarebbe arrivato troppo presto, lo battezzai prima che morisse, e nel punto in cui era situata la testina dicevo. "Tu Dio buono, Tu lascia passare l'acqua del battesimo attraverso il mio ventre sul bambino". La conferma la ebbi circa un anno più tardi; dopo due operazioni difficili, quando mi svegliai dalla narcosi, vidi accanto al mio letto un bambino piccolo. Domandai: "Chi sei, piccolo angelo?"
Sento: "Io sono il tuo Werner. Tu mi hai aperto il Cielo col battesimo. Io ho pregato per te affinché guarisca di nuovo. Per la tua gioia e per conferma della verità ho potuto presentarmi a te. Arrivederci, cara madre".
COME SI SVOLGE IL BATTESIMO DEI NON NATI
Ecco, l'occhio del signore veglia su chi lo teme di generazione in generazione per liberarlo dalla morte nutrirlo in tempo di fame (salmo 32, 11-19).
Credo in un solo Dio...
(aspergere ai 4 poli l'acqua benedetta) A voi tutti che siete nati morti di giorno e nella notte. Voi tutti che siete stati uccisi nel corpo della madre nel giorno o nella notte e che ancora verrete uccisi, affinché raggiungiate attraverso Gesù Cristo la vita eterna ( e qui da collettivamente il nome di battesimo, Maria, Giuseppe, Giovanni e il Santo del giorno), io vo battezzo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Io ti ho chiamato col tuo nome, sei mio (Is 43,1).
cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie (salmo 97,1).
Alleluia, alleluia, alleluia!
Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
PREGHIAMO
O Dio, nostro Padre, che nel tuo infinito amore per noi, vuoi che tutti gli uomini siano salvi,con la fede e l'amore della Chiesa che porta nel suo cuore di Madre il "Desiderio del battesimo" per tutti i bambini del mondo, desidero esprimere questa sua carità, battezzando nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo tutti i bambini che oggi saranno uccisi nel grembo dellel oro madri con l'aborto.
Con questo atto di fede e di carità intendo con tutta la Chiesa:
1.- Offrire, per le mani immacolate di Maria SS.ma, con il sangu e di Gesùquello di tutti i bambini uccisi con l'aborto, implorando per il sacrificio delle loro vite, pietà e misericordia per l'umanità.
2.- Riparare il grave delito dell'aborto che, mentre sopprime la vita del concepito lo priva della grazia del Battesimo.
3.- Pregare per la conversione di tutti gli operatori e collaboratori dell'aborto, orribile delitto "che, sottoscrive la condanna dell'uomo della donna, del medico, dello Stato" (Giovanni Paolo II).
3.- Pregare per la conversione di quanti, con i potenti mezzi della comunicazioni sociale, sostengon, giustificano e difendono questo gravissimo peccato, disconoscendi il Magistero della Chiesa e di Cristo.
5.- E infine, per invocare misericordia su quanti ingannati e sedotti da questi mezzi potenti si allontanano dall'amore di Dio Padre
Recitare il Credo, il Padre nostro e un Ave Maria.
SULLA MODA INDECENTE
Parla Gesù:
"Rifletti, o donna, che segui la moda libera, rifletti sullo scandalo che dai a chi ti guarda e sulla tremenda responsabilità di cui ti carichi!
Puoi illudere te stessa dicendo: Che male c'é a seguire questa moda? . . . Del resto, le altre donne fanno pure così! . . . Questa illusione vale per te, ma la realtà e ben altra! Non puoi illudere Me, che sono Buono, ma sono anche giusto!
lo, Legislatore Divino, ho detto: Se qualcuno avrà guardato una donna per malizia, ha già peccato nel suo cuore! (Mt. 5, 28).
Tutti gli sguardi dati a te con malizia, in casa o fuori, sono peccati che si commettono; tali peccati sono imputabili a te che ne sei la causa volontaria.
Un giorno, quando la morte ti strapperà al mondo e mi comparirai dinanzi per essere giudicata, vedrai le colpe che gli uomini avranno commesse a vederti in abito indecente e tu stessa ne resterai inorridita! . .. Quale scusa presenterai a Me? Guai a te, o donna, per i tuoi scandali! . . . Guai a te, o donna, che hai perduto il pudore e ti presenti al pubblico senza arrossire!
O donna, che ti credi religiosa e porti abiti poco decenti, rifletti sul tuo caso! Quando entri in Chiesa forse ti copri alla meglio, ma, uscita fuori, eccoti in giro vestita immodestamente!. Tu agisci per vanità . . . per non apparire da meno delle altre donne . . . ma intanto sei sotto lo sguardo degli uomini, i quali non sono tanto semplici nel guardare e nel pensare!
In Chiesa il corpo, che si comunica, diventa un tabernacolo di Gesù, e fuori di Chiesa, lungo le vie, nei ritrovi, sulla spiaggia, ed in casa, il tuo corpo diviene strumento di satana, incentivo al male.
Ricordati, o donna, che un giorno mi darai conto dei peccati che altri avranno commesso per l'occasione che tu avrai dato! Ricorda pure che la bellezza nella donna non é data dalla moda poco decente, ma dalla modestia e dalla serietà della vita! Mi rivolgo a voi, anime fedeli! Oggi a vedere gli scandali della moda, rinnovo il mio lamento: sono triste . . . tanto triste! Confortatemi voi, o anime care! Vestite sempre con modestia. Non permettete nella vostra famiglia la moda indecente. Richiamate al bene con carità e fortezza la gioventù femminile, astenetevi dagli spettacoli immorali nelle sale cinematografiche e al televisore, diventato strumento di satana per la rovina delle famiglie. Fate spesso la Comunione in riparazione dei peccati numerosi che si commettono contro il sesto e nono comandamento.
LA DONNA E IL PUDORE
O non sapete che il vostro corpo e' tempio dello Spirito Santo che e' in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?
Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! (1 Cor. 6,19-20).
Oh donna, la moda ti ha svestita quasi del tutto, e non hai più vergogna! Sei convinta, anzi, di esserti aggiornata, di esserti liberata da certi "tabù" fastidiosi. In verità, tu hai semplicemente perduto il fascino più grande che possedevi: quello del pudore! Riflettei un po' seriamente... tu affermi che, con le tue nudità non fai nulla di male.
E perché, allora, i peccati e le violenze sessuali sono spaventosamente aumentati e i costumi morali sono scesi così in basso?
Tu non hai, quasi mai, intenzione di peccare. Malgrado questa tua intenzione di non voler peccare, resta il fatto che, con la tua nudità, provochi il maschio. Dici di non essere obbligata a preoccuparti di quanto potrà pensare l'uomo. Ma parli come Caino, al quale non interessava il bene di suo fratello!
Tu sei, per natura, così generosa che non sopporteresti che un tuo simile muoia nell'indigenza. Strana pietà la tua! Avverte i bisogni fisici di un corpo e non avverte i bisogni, ben piu' importanti, dello Spirito!
Ma io voglio essere semplicemente elegante e moderna.
Ma tu non puoi, per essere elegante e moderna, mettere sotto i piedi la legge della tua Fede e il bene Spirituale dei tuoi fratelli!
Ma tutte fanno così!...
E non ti accorgi, così dicendo e facendo, di avvilirti profondamente?
Vuoi regolarti secondo quanto dicono e fanno gli altri, o secondo la tua coscienza e la legge della tua Fede?
Sei così schiava dell'opinione pubblica da temere piu' un "risolino" ironico che il giudizio di Dio? Ci tieni tanto ad essere libera ed indipendente, e ti adatti così pecorilmente ad una tirannia anonima e capricciosa, qual e' la moda ? E la chiami modernità e libertà la tua?
Gli uomini si sono ormai abituati anche a certe nudità!... Lo Credi ?... Ma anche se così fosse, non ti e' lecito profanare il tuo corpo mettendolo in mostra!
Ma io ti dico: non ti illudere!... a certe nudità non ci si abitua mai! Quelli che dicono di essersi abituati, molto probabilmente o sono degli ... anormali o degli ... ipocriti viziosi! Ricordati bene: i casti di corpo e di mente non si abitueranno mai! Le tue nudità, perciò, rischiano sempre di rovinare un fratello! Ne' dire che tu sei molto piu' modestamente vestita di tante altre... E' una illusione credersi a posto solo perché si e' meno svestite ... Anche quelle che hanno ridotto il vestito a uno straccetto, possono vantarsi di essere piu' coperte di altre!
Devi ritornare... donna! La donna e' un prodigio di generosità, un tesoro di modestia e di pudore, un angelo di conforto.
Ma la donna provocante mette in moto i sensi e gli istinti. Ti meravigli, poi, che il maschio ti consideri, spesso, solo femmina? Torna ad essere donna e cristiana. Vestiti con dignità e modestia ... Hai tutto da guadagnare! Sarai Spiritualmente piu' libera e piu' forte. Sarai anche piu' apprezzata, piu' desiderata, piu' rispettata!
Guai ai genitori che danno scandalo e che permettono ai figli di dare scandalo in società! Guidate i figli con l'esempio e la parola, con la vigilanza e la preghiera, con l'amore e, talvolta, con la verga. La responsabilità maggiore della moda indecente pesa sopra di voi, o perché ne date il triste esempio, o perché la permettete senza rimorso, o perché siete troppo deboli nell'educazione della prole!
Questi sono peccati di cui renderete conto alla Giustizia Divina! "Fuggire le occasioni prossime di peccato". State attente a non frequentare certi luoghi dove l'indecenza sembra legalizzata; come certe spiagge, discoteche, locali di ritrovo ecc... "Tutto il mondo e' sotto il maligno". L'opera diabolica penetra dappertutto. Satana gode nel vedere queste donne al suo servizio e già conta di averle nell'inferno. La Divina Giustizia distrusse le città immorali di Sodoma e Gomorra.
O donne, siate modeste! Non rimanete come strumenti nella mani del maligno! Operate affinché non si compiano castighi Divini per tali vanità.
"Nudità". Questa parola indica solo la pelle non coperta, ma vale anche per coloro che indossano vestiti maschili, vestiti trasparenti, aderenti, o che comunque mettono in risalto le forme, le quali hanno effetti rovinosi peggiori dei minivestiti!
ALCUNI CAPI DI MODA INDECENTE
Minigonne - short - fusò - top - pantaloncini - vestiti provocanti - vestiti trasparenti e con spacchi vertiginosi - ecc.
sulla spiaggia: tanga - perizoma - bichini ridotti - bichini - nudismo - ecc.
P. Pio da Pietralcina:
"Desidero che voi tutti, miei carissimi figli Spirituali, attacchiate con l'esempio e senza alcun rispetto umano una Santa battaglia contro la moda indecente.Dio sarà con voi e Vi salverà!... Le donne che cercano la vanità nelle vesti non possono sentirsi mai appartenere a Cristo, perché codeste perdono ogni ornamento dell'anima non appena questo idolo entra nei loro cuori. Si guardino da ogni vanità nei loro vestimenti, perché il Signore permette la caduta di queste anime per tali vanità".
DAL VANGELO
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
"Avete inteso che fu detto:
"Non commettere adulterio", ma Io vi dico: "Chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore". (Mt. 5.27-28)
"Grazia su Grazia e' una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta" (Siracide 26,9-20)
Anche nella testimonianza di Gloria Polo si parla di questo grosso problema del 21esimo secolo! State attente a come vi vestite perchè farete peccare gli altri e voi stesse!!!
- Elisabetta -
"Rifletti, o donna, che segui la moda libera, rifletti sullo scandalo che dai a chi ti guarda e sulla tremenda responsabilità di cui ti carichi!
Puoi illudere te stessa dicendo: Che male c'é a seguire questa moda? . . . Del resto, le altre donne fanno pure così! . . . Questa illusione vale per te, ma la realtà e ben altra! Non puoi illudere Me, che sono Buono, ma sono anche giusto!
lo, Legislatore Divino, ho detto: Se qualcuno avrà guardato una donna per malizia, ha già peccato nel suo cuore! (Mt. 5, 28).
Tutti gli sguardi dati a te con malizia, in casa o fuori, sono peccati che si commettono; tali peccati sono imputabili a te che ne sei la causa volontaria.
Un giorno, quando la morte ti strapperà al mondo e mi comparirai dinanzi per essere giudicata, vedrai le colpe che gli uomini avranno commesse a vederti in abito indecente e tu stessa ne resterai inorridita! . .. Quale scusa presenterai a Me? Guai a te, o donna, per i tuoi scandali! . . . Guai a te, o donna, che hai perduto il pudore e ti presenti al pubblico senza arrossire!
O donna, che ti credi religiosa e porti abiti poco decenti, rifletti sul tuo caso! Quando entri in Chiesa forse ti copri alla meglio, ma, uscita fuori, eccoti in giro vestita immodestamente!. Tu agisci per vanità . . . per non apparire da meno delle altre donne . . . ma intanto sei sotto lo sguardo degli uomini, i quali non sono tanto semplici nel guardare e nel pensare!
In Chiesa il corpo, che si comunica, diventa un tabernacolo di Gesù, e fuori di Chiesa, lungo le vie, nei ritrovi, sulla spiaggia, ed in casa, il tuo corpo diviene strumento di satana, incentivo al male.
Ricordati, o donna, che un giorno mi darai conto dei peccati che altri avranno commesso per l'occasione che tu avrai dato! Ricorda pure che la bellezza nella donna non é data dalla moda poco decente, ma dalla modestia e dalla serietà della vita! Mi rivolgo a voi, anime fedeli! Oggi a vedere gli scandali della moda, rinnovo il mio lamento: sono triste . . . tanto triste! Confortatemi voi, o anime care! Vestite sempre con modestia. Non permettete nella vostra famiglia la moda indecente. Richiamate al bene con carità e fortezza la gioventù femminile, astenetevi dagli spettacoli immorali nelle sale cinematografiche e al televisore, diventato strumento di satana per la rovina delle famiglie. Fate spesso la Comunione in riparazione dei peccati numerosi che si commettono contro il sesto e nono comandamento.
LA DONNA E IL PUDORE
O non sapete che il vostro corpo e' tempio dello Spirito Santo che e' in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?
Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo! (1 Cor. 6,19-20).
Oh donna, la moda ti ha svestita quasi del tutto, e non hai più vergogna! Sei convinta, anzi, di esserti aggiornata, di esserti liberata da certi "tabù" fastidiosi. In verità, tu hai semplicemente perduto il fascino più grande che possedevi: quello del pudore! Riflettei un po' seriamente... tu affermi che, con le tue nudità non fai nulla di male.
E perché, allora, i peccati e le violenze sessuali sono spaventosamente aumentati e i costumi morali sono scesi così in basso?
Tu non hai, quasi mai, intenzione di peccare. Malgrado questa tua intenzione di non voler peccare, resta il fatto che, con la tua nudità, provochi il maschio. Dici di non essere obbligata a preoccuparti di quanto potrà pensare l'uomo. Ma parli come Caino, al quale non interessava il bene di suo fratello!
Tu sei, per natura, così generosa che non sopporteresti che un tuo simile muoia nell'indigenza. Strana pietà la tua! Avverte i bisogni fisici di un corpo e non avverte i bisogni, ben piu' importanti, dello Spirito!
Ma io voglio essere semplicemente elegante e moderna.
Ma tu non puoi, per essere elegante e moderna, mettere sotto i piedi la legge della tua Fede e il bene Spirituale dei tuoi fratelli!
Ma tutte fanno così!...
E non ti accorgi, così dicendo e facendo, di avvilirti profondamente?
Vuoi regolarti secondo quanto dicono e fanno gli altri, o secondo la tua coscienza e la legge della tua Fede?
Sei così schiava dell'opinione pubblica da temere piu' un "risolino" ironico che il giudizio di Dio? Ci tieni tanto ad essere libera ed indipendente, e ti adatti così pecorilmente ad una tirannia anonima e capricciosa, qual e' la moda ? E la chiami modernità e libertà la tua?
Gli uomini si sono ormai abituati anche a certe nudità!... Lo Credi ?... Ma anche se così fosse, non ti e' lecito profanare il tuo corpo mettendolo in mostra!
Ma io ti dico: non ti illudere!... a certe nudità non ci si abitua mai! Quelli che dicono di essersi abituati, molto probabilmente o sono degli ... anormali o degli ... ipocriti viziosi! Ricordati bene: i casti di corpo e di mente non si abitueranno mai! Le tue nudità, perciò, rischiano sempre di rovinare un fratello! Ne' dire che tu sei molto piu' modestamente vestita di tante altre... E' una illusione credersi a posto solo perché si e' meno svestite ... Anche quelle che hanno ridotto il vestito a uno straccetto, possono vantarsi di essere piu' coperte di altre!
Devi ritornare... donna! La donna e' un prodigio di generosità, un tesoro di modestia e di pudore, un angelo di conforto.
Ma la donna provocante mette in moto i sensi e gli istinti. Ti meravigli, poi, che il maschio ti consideri, spesso, solo femmina? Torna ad essere donna e cristiana. Vestiti con dignità e modestia ... Hai tutto da guadagnare! Sarai Spiritualmente piu' libera e piu' forte. Sarai anche piu' apprezzata, piu' desiderata, piu' rispettata!
Guai ai genitori che danno scandalo e che permettono ai figli di dare scandalo in società! Guidate i figli con l'esempio e la parola, con la vigilanza e la preghiera, con l'amore e, talvolta, con la verga. La responsabilità maggiore della moda indecente pesa sopra di voi, o perché ne date il triste esempio, o perché la permettete senza rimorso, o perché siete troppo deboli nell'educazione della prole!
Questi sono peccati di cui renderete conto alla Giustizia Divina! "Fuggire le occasioni prossime di peccato". State attente a non frequentare certi luoghi dove l'indecenza sembra legalizzata; come certe spiagge, discoteche, locali di ritrovo ecc... "Tutto il mondo e' sotto il maligno". L'opera diabolica penetra dappertutto. Satana gode nel vedere queste donne al suo servizio e già conta di averle nell'inferno. La Divina Giustizia distrusse le città immorali di Sodoma e Gomorra.
O donne, siate modeste! Non rimanete come strumenti nella mani del maligno! Operate affinché non si compiano castighi Divini per tali vanità.
"Nudità". Questa parola indica solo la pelle non coperta, ma vale anche per coloro che indossano vestiti maschili, vestiti trasparenti, aderenti, o che comunque mettono in risalto le forme, le quali hanno effetti rovinosi peggiori dei minivestiti!
ALCUNI CAPI DI MODA INDECENTE
Minigonne - short - fusò - top - pantaloncini - vestiti provocanti - vestiti trasparenti e con spacchi vertiginosi - ecc.
sulla spiaggia: tanga - perizoma - bichini ridotti - bichini - nudismo - ecc.
P. Pio da Pietralcina:
"Desidero che voi tutti, miei carissimi figli Spirituali, attacchiate con l'esempio e senza alcun rispetto umano una Santa battaglia contro la moda indecente.Dio sarà con voi e Vi salverà!... Le donne che cercano la vanità nelle vesti non possono sentirsi mai appartenere a Cristo, perché codeste perdono ogni ornamento dell'anima non appena questo idolo entra nei loro cuori. Si guardino da ogni vanità nei loro vestimenti, perché il Signore permette la caduta di queste anime per tali vanità".
DAL VANGELO
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
"Avete inteso che fu detto:
"Non commettere adulterio", ma Io vi dico: "Chiunque guarda una donna per desiderarla ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore". (Mt. 5.27-28)
"Grazia su Grazia e' una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta" (Siracide 26,9-20)
Anche nella testimonianza di Gloria Polo si parla di questo grosso problema del 21esimo secolo! State attente a come vi vestite perchè farete peccare gli altri e voi stesse!!!
- Elisabetta -
IL SIGNORE GESÙ RIVELA
“…Ogni giorno dovete dirMi il vostro si: “Dio, mio Amore, io Ti amo, Ti desidero, anelo a Te. Sii Tu il Padrone della mia vita. Ti dono il mio cuore, il mio respiro, le mie azioni; sei il mio Tutto: fa di me ciò che desideri”. Questa è la preghiera che Mi piace: deve essere ripetuta frequentemente. Nel momento preciso in cui non Mi chiamate più Io Me ne vado e vi lascio liberi nella vostra scelta.
Il merito è tutto qui, come vi ho già detto: ogni attimo della vostra vita è una scelta che voi fate tra Me, Bene Assoluto, e satana, il male. ….
…. Se l’uomo dice: “Gesù, Ti desidero con tutto me stesso, voglio Te con tutte le mie forze”, Io corro felice a prendere possesso della Mia dolce creatura. Con quale soddisfazione entro in lei, imbevo del Mio Spirito la sua mente, il suo cuore, e quel piccolo essere umano, diventa grande, grande; assomiglia sempre più al suo Creatore, fino a diventare un tutt’uno con Lui, quando il processo di sublimazione sarà ultimato!...
…Si arriva a Dio attraverso un lungo processo di ascesa, fatto di azioni quotidiane, sapete? Quelle piccole azioni alle quali voi, a volte, non date alcuna importanza, sono mattoni per costruire la vostra salvezza….
…Con immensa Gioia il Mio sguardo vede, invece, creature che si sono lanciate con tutte le loro energie verso di Me, Mi hanno messo al di sopra di ogni valore umano, Mi hanno dato tutto sé stessi.
Che consolazione provo vedendo questi piccoli cuori pieni d’amore che Mi ripetono: “Sono Tuo, degnaTi di prendermi tutto per Te!” Altroché se vi prendo! Io in Persona vi prendo. Come un gioiello prezioso, vi metto nello Scrigno del Mio Cuore, vi bacio uno ad uno e vi dico: grazie, amori Miei; Mi avete obbedito, Mi avete amato, Mi avete consolato!
Volete Me? Anelate Me? Tutto Mi do a voi ; tutto avrete da Me. Non sarete più piccoli esseri deboli, ma tutt’uno con Me, inseriti in Me, divinizzati in Me, eternamente beati in Me. Sei felice amore Mio? Grazie (nome del carismatico), del tuo amore sincero. Grazie ai baci che hai dato alla Mia immagine. Tutto ti ricambio ma moltiplicato all’infinito, perché Io sono un Dio Generoso, un Dio d’Amore, sono il Vero Amore. Vieni qui, Mia creatura, amaMi di un amore infinito, per un tempo infinito, in una felicità infinita. Ti amo! Vi amo. “
- Gesù -
Il merito è tutto qui, come vi ho già detto: ogni attimo della vostra vita è una scelta che voi fate tra Me, Bene Assoluto, e satana, il male. ….
…. Se l’uomo dice: “Gesù, Ti desidero con tutto me stesso, voglio Te con tutte le mie forze”, Io corro felice a prendere possesso della Mia dolce creatura. Con quale soddisfazione entro in lei, imbevo del Mio Spirito la sua mente, il suo cuore, e quel piccolo essere umano, diventa grande, grande; assomiglia sempre più al suo Creatore, fino a diventare un tutt’uno con Lui, quando il processo di sublimazione sarà ultimato!...
…Si arriva a Dio attraverso un lungo processo di ascesa, fatto di azioni quotidiane, sapete? Quelle piccole azioni alle quali voi, a volte, non date alcuna importanza, sono mattoni per costruire la vostra salvezza….
…Con immensa Gioia il Mio sguardo vede, invece, creature che si sono lanciate con tutte le loro energie verso di Me, Mi hanno messo al di sopra di ogni valore umano, Mi hanno dato tutto sé stessi.
Che consolazione provo vedendo questi piccoli cuori pieni d’amore che Mi ripetono: “Sono Tuo, degnaTi di prendermi tutto per Te!” Altroché se vi prendo! Io in Persona vi prendo. Come un gioiello prezioso, vi metto nello Scrigno del Mio Cuore, vi bacio uno ad uno e vi dico: grazie, amori Miei; Mi avete obbedito, Mi avete amato, Mi avete consolato!
Volete Me? Anelate Me? Tutto Mi do a voi ; tutto avrete da Me. Non sarete più piccoli esseri deboli, ma tutt’uno con Me, inseriti in Me, divinizzati in Me, eternamente beati in Me. Sei felice amore Mio? Grazie (nome del carismatico), del tuo amore sincero. Grazie ai baci che hai dato alla Mia immagine. Tutto ti ricambio ma moltiplicato all’infinito, perché Io sono un Dio Generoso, un Dio d’Amore, sono il Vero Amore. Vieni qui, Mia creatura, amaMi di un amore infinito, per un tempo infinito, in una felicità infinita. Ti amo! Vi amo. “
- Gesù -
VISIONE DI S.BRIGIDA
Capitò una volta che Brigida andava a cavallo a Vadstena essendo accompagnata da parecchi dei suoi amici, che erano anch'essi a cavallo. E mentre cavalcava elevò lo spirito a Dio e subitamente fu rapita e come alienata dai sensi in maniera singolare, sospesa nella contemplazione. Vide allora come una scala fissata a terra, la cui sommità toccava il cielo; e nell'alto del cielo vedeva Nostro Signor Gesù Cristo seduto su un trono solenne e ammirevole, come un giudice giudicante; ai suoi piedi era seduta la Vergine Maria e intorno al trono vi era una innumerevole compagnia di angeli e una grande assemblea di santi.
A metà della scala vedeva un religioso che conosceva e che viveva ancora, conoscitore della teologia, fine e ingannatore, pieno di diabolica malizia, che dall'espressione del volto e dai modi mostrava di essere impaziente, più diavolo che religioso. Ella vedeva i pensieri e i sentimenti interiori del cuore di quel religioso e come si esprimeva nei confronti di Gesù Cristo... E vedeva e udiva come Gesù Cristo giudice rispondeva dolcemente e onestamente a queste domande con brevità e saggezza e come ogni tanto Nostra Signora dicesse qualche parola a Brigida. Ma quando la santa ebbe concepito nello spirito il contenuto di questo libro, avvenne che arrivò al castello. 1 suoi amici fermarono il cavallo e cercarono di destarla dal suo rapimento ed ella fu dispiaciuta di essere stata privata di così grandi divine dolcezze. Questo libro delle domande rimase impresso nel suo cuore e nella sua memoria come se fosse stato scolpito nel marmo. Ella lo scrisse subito nella sua lingua volgare, che il suo confessore tradusse in seguito in latino, così come aveva tradotto gli altri libri...
Il Libro delle Domande contiene sedici interrogazioni, ognuna delle quali è suddivisa in quattro, cinque o sei domande, a ognuna delle quali Gesù risponde dettagliatamente.
Per dare subito un'idea precisa della struttura e del contenuto del libro, riportiamo per intero la prima interrogazione che contiene cinque domande legate alla nostra fisicità.
Prima interrogazione
1. O giudice, io ti interrogo. Tu mi hai donato la bocca: non debbo forse parlare di cose piacevoli?
2. Tu mi hai donato gli occhi: non devo vedere gli oggetti che mi dilettano?
3. Tu mi hai donato le orecchie: perché non dovrei ascoltare i suoni e le armonie che mi piacciono?
4. Tu mi hai donato le mani: perché non dovrei farne ciò che mi piace?
5. Tu mi hai donato i piedi: perché non dovrei andare dove mi conducono i miei desideri?
Risposte di Gesù Cristo
1. Il giudice, seduto su un trono sublime, con gesti molto dolci e molto onesti rispose: Amico mio, ti ho dato la bocca per parlare ragionevolmente delle cose utili all'anima e al corpo, e delle cose che sono in mio onore.
2. Ti ho dato gli occhi affinché tu veda il male e lo eviti e affinché tu veda il bene e ad esso ti ispiri.
3. Ti ho dato le orecchie per ascoltare la verità e per udire ciò che è onesto.
4. Ti ho dato le mani affinché con esse tu faccia ciò che è necessario al corpo e che non nuoce all'anima.
5. Ti ho dati i piedi perché tu ti allontani dall'amore del mondo e ti avvicini al riposo eterno, all'amore della tua anima e a me, tuo Creatore.
Ma il monaco va ancora più a fondo, insistendo sugli stessi temi: O giudice, ti domando perché mi hai dato i sensi corporali se non dobbiamo vivere in base ad essi. Perché ci hai donato la carne e altri sostentamenti corporali se non vuoi che li utilizziamo vivendo secondo gli appetiti disordinati del corpo?
Perché ci hai dato il libero arbitrio se non possiamo seguire la nostra volontà?
E la risposta è questa: Amico mio, ho donato all'uomo i sensi e l'intelligenza per seguire le vie della vita e per fuggire le vie della morte. Ho donato le carni e gli alimenti necessari al sostentamento corporale perché vengano usate con moderazione e l'anima acquisti maggiore virtù, senza essere indebolita e oppressa dalla quantità eccessiva. Ho donato all'uomo il libero arbitrio perché rinunci alla propria volontà per amor mio, che sono il suo Dio, accrescendo così i propri meriti.
Sempre collocato a metà della scala, il monaco rivolge al Signore altre domande che si riferiscono ancora alla condizione umana: O giudice, perché devo ricercare la sapienza divina visto che possiedo la sapienza del mondo?
Perché devo piangere, avendo in me in abbondanza la gloria e la gioia del mondo?
Dimmi perché e come devo rallegrarmi nelle afflizioni corporali?
Perché devo aver paura, possedendo forze molto grandi?
Perché dovrei ubbidire agli altri se dispongo della mia volontà?
Ed ecco le risposte: Amico mio, colui che è giudice agli occhi del mondo è cieco e folle davanti a me. Pertanto, per acquisire la mia divina saggezza, è necessario ricercarla diligentemente e umilmente. Chi possiede gli onori del mondo e la sua gioia è spesso agitato da cure diverse e immerso in amarezze che conducono all'inferno. Pertanto, per evitare che si allontani dalla vista del cielo e che venga fuorviato, è necessario che preghi e che pianga. È assai utile rallegrarsi nell'afflizione e nell'infermità della carne, poiché la mia divina misericordia è vicina a chi patisce le sofferenze che rendono più breve la via che conduce alla vita eterna.
Tutti coloro che sono forti, lo sono grazie alla mia forza, poiché io sono più forte di loro. Devono quindi temere sempre che le loro forze siano loro sottratte. Chi dispone del libero arbitrio deve temere e comprendere che non vi è nulla che conduca più facilmente alla dannazione eterna che la propria volontà priva di una guida. Chi rinuncia alla propria volontà e la pone nelle mani mie, che sono il suo Dio, avrà il cielo senza pena alcuna.
E poi questa umanissima domanda: Perché permetti che il corpo soffra?
La risposta è questa: L'infermità affligge il corpo affinché l'uomo stia bene attento a conservare dentro di sé, attraverso la sofferenza e il controllo della carne, la moderazione spirituale e la pazienza, che è sovente messa in pericolo a causa del vizio dell'incontinenza e l'attaccamento alle cose superflue.
Il male, la sofferenza, la morte sono temi che ricorrono ampiamente nelle domande del monaco, e del resto si tratta dei misteri più grandi e sentiti dell'esistenza umana. All'interrogazione successiva troviamo infatti queste precise domande: Perché la peste, la carestia e altri affanni affliggono il corpo?
Perché la morte arriva quando meno ci si pensa, così che raramente la si può prevedere?
E la risposta, paziente e condiscendente, del giudice non tarda ad arrivare: È scritto nella legge che chi ruberà dovrà restituire più di quanto abbia rubato. Fintanto che gli uomini ingrati ricevono i miei doni e ne abusano, non mi rendono affatto l'onore che mi è dovuto. E per questo che io permetto le pene del corpo, affinché l'anima sia salva nell'altro mondo. Talora io punisco l'uomo nelle cose che più ama, affinché colui che non mi ha voluto riconoscere nella gioia mi riconosca nella tristezza. Mi chiedi anche perché la morte è improvvisa. Se l'uomo conoscesse il giorno della sua morte, mi servirebbe per paura e cadrebbe nella disperazione. Che l'uomo dunque mi serva per spirito d'amore, abbia sempre cura di sé e sia sicuro di me; è per questo che l'ora della morte è incerta, e ciò è giusto in quanto avendo l'uomo abbandonato il vero e il certo, era necessario e giusto che fosse afflitto da ciò che era incerto.
Il monaco ha ancora molte cose da chiedere al Signore, per esempio queste: Perché non mostri la tua gloria agli uomini in questo mondo, affinché mentre vivono ti desiderino con maggior fervore?
Perché gli angeli e i santi, che sono più nobili e più sublimi delle creature mortali, non sono visti dagli uomini in questa vita?
Essendo le pene dell'inferno orribili e incomparabili, perché non le mostri agli uomini in questa vita, così che possano evitarle?
Ed ecco la risposta: La mia gloria è ineffabile e incomparabile in soavità e bontà. Se dunque la mia gloria fosse vista così com'è, i corpi dell'uomo corruttibile si disintegrerebbero, così come lo furono i sensi di coloro che videro la mia gloria sulla montagna. Il loro corpo si distruggerebbe anche a causa della troppo grande gioia dell'anima e non potrebbe più fare gli esercizi corporali. Quindi, poiché l'ingresso del cielo non è aperto senza le opere dell'amore, la mia gloria è loro nascosta per qualche tempo affinché, per il desiderio e la fede, possano in seguito vederla più abbondantemente e più felicemente che mai. Perché non si vedono i santi nel luogo dove si trovano? Se i miei santi fossero visti e parlassero chiaramente, riceverebbero l'onore dovuto; ma la fede perderebbe il suo merito e la debolezza della carne non potrebbe sopportare il loro splendore. Del resto la mia giustizia non vuole che una sì gran luce sia vista da una così grande fragilità. Tu chiedi ancora perché le pene dell'inferno non sono viste. Se le pene dell'inferno fossero viste così come sono, l'uomo si spaventerebbe e cercherebbe il cielo, non per spirito d'amore ma per timore. E poiché nessuno deve desiderare le gioie celesti per paura delle pene, ma per la divina carità, io nascondo le pene dei dannati. Come i buoni e i santi non possono gustare questa gioia ineffabile prima della separazione dell'anima dal corpo, così i malvagi non possono gustare le pene terribili prima della morte; ma essendo la loro anima separata dal corpo, essi sperimentano le sofferenze attraverso i sentimenti che non hanno voluto capire nel loro spirito quando avrebbero potuto farlo per mia grazia.
II monaco, sempre stando sulla sua scala, affronta poi questioni squisitamente spirituali relative alla Vergine e agli angeli, ponendosi il doloroso interrogativo suscitato dal raffronto tra la condizione angelica e quella umana: O giudice, perché sei così ineguale nei tuoi doni e nelle tue grazie e hai prediletto e preferito la santa Vergine Maria su tutte le creature e l'hai esaltata al di sopra degli angeli?
Perché hai donato agli angeli lo spirito senza la carne e li hai destinati alle gioie celesti?
E perché hai donato all'uomo un vaso di terra e uno spirito e l'hai obbligato a vivere con fatica e pena e a morire con dolore.
La risposta del Signore è di grande solennità: Amico mio, io nella mia divinità conosco fin da tutta l'eternità tutte le cose future; quelle avvenute come quelle che devono avvenire, perché come la caduta dell'uomo è stata da me prevista, così la mia giustizia l'ha permessa; essa però non è stata predisposta da Dio, e neppure la divina prescienza poteva impedirla; allo stesso modo la mia misericordia ha previsto da tutta l'eternità la necessità della liberazione dell'uomo. Tu domandi perché ho privilegiato al di sopra di tutte le altre la Madre di Dio e perché l'ho amata al di sopra e al di là di tutte le creature; ciò è avvenuto perché in lei è stato trovato un segno vero di virtù; infatti come il fuoco si accende rapidamente quando il legno è ben disposto, allo stesso modo il fuoco del mio amore si accese più ardentemente in mia Madre, essendo ella meglio disposta; perché quando l'amore divino, che è di per sé immutabile ed eterno, cominciò ad apparire e a bruciare allorché la mia divinità si incarnò, così non esisteva creatura più adatta e più capace di ricevere le fiamme del mio amore della Santa Vergine, poiché nessuna aveva tanta carità quanta ne aveva lei; e sebbene il suo amore si fosse manifestato alla fine dei tempi, non di meno ella era stata conosciuta da tutta l'eternità prima dell'inizio dei tempi, e di conseguenza predefinita da tutta l'eternità nella divinità; infatti come nessuno le è stato uguale nell'amore, così ella non ha avuto eguali in grazia e benedizione.
Poi un'altra domanda rivolta direttamente a Gesù: Essendo stato concepito ed essendo nato senza peccato, perché hai voluto essere battezzato?
Risponde il Signore: È necessario che colui che vuole aprire una nuova strada la inizi personalmente. In altri tempi era stata donata al popolo una via carnale, la circoncisione, in segno di obbedienza e purificazione, che sortiva l'effetto di grazia futura e di promessa ai fedeli che rispettavano la legge, prima che venisse la verità promessa, cioè Gesù Cristo. Ma essendo arrivata la verità e non essendo la legge che un'ombra, era stato stabilito da tutta l'eternità che la via antica si sarebbe ritirata, perché priva di effetto. Affinché dunque la verità apparisse, l'ombra si ritirasse e si manifestasse la via più facile per arrivare al cielo, io che sono Dio e uomo per umiltà ho voluto essere battezzato per dare l'esempio a molti e per aprire il cielo ai credenti e ai fedeli; e per dimostrarlo, dopo che fui battezzato, il cielo si aprì, fu udita la voce del Padre, lo Spirito Santo apparve in forma di colomba. Io, figlio di Dio, ho dimostrato di essere vero Dio e uomo, affinché si sappia e si creda che il Padre eterno apre i cieli ai battezzati e ai fedeli. Lo Spirito Santo è con colui che battezza... Io, che sono la verità, ho dissipato le ombre. La scorza della legge fu spezzata, apparve il nocciolo, la circoncisione fu sospesa e il battesimo fu confermato in me, affinché il cielo fosse aperto ai grandi e ai piccoli e i figli dell'ira divenissero figli della grazia e della vita eterna.
Il monaco insiste e pone la domanda che da duemila anni l'uomo si pone: O giudice, te lo domando, poiché tu sei Dio ed uomo, perché non hai manifestato la tua divinità così come hai manifestato la tua umanità, affinché tutti credessero in te?
E il giudice risponde: O amico mio, ti rispondo affinché la malizia del tuo pensiero sia conosciuta ad altri... Poiché Dio non permette niente senza un motivo, ti rispondo non alla maniera umana, dato che noi trattiamo di cose spirituali; ma con similitudini, affinché la mia risposta sia compresa. Tu domandi dunque perché non ho mostrato la mia divinità allo stesso modo in cui ho manifestato la mia umanità. lo rispondo: la mia divinità è spirituale e la mia umanità è corporale. Tuttavia la divinità e l'umanità sono inseparabili, la mia divinità è increata e tutto ciò che è in essa è bontà e perfezione. Se dunque una bontà e una perfezione tanto grandi si fossero manifestate all'occhio imperfetto dell'uomo, chi avrebbe potuto sostenerle, dato che l'occhio umano non riesce a sopportare neppure la vista del sole materiale?... È per due ragioni che la mia divinità non si è manifestata più chiaramente: 1° per l'imperfezione umana, che non era in grado di sopportarla, poiché gli occhi umani sono di sostanza terrena: se l'occhio corporale vedesse la divinità, si scioglierebbe come cera davanti al fuoco; se l'anima avesse in sorte di vedere la divinità, il corpo si fonderebbe e si annienterebbe come cenere. 2° non si è manifestata inoltre a ragione della mia divina bontà e della sua costante stabilità; infatti se io mostrassi agli occhi mortali la mia divinità, che è incomparabilmente più risplendente del sole e del fuoco, io andrei contro quanto io stesso dissi: L'uomo non mi vedrà affatto e vivrà. Nemmeno i profeti mi videro, loro che videro la montagna fumante e dissero: Che Mosè ci parli, e noi l'ascolteremo. Per questo io, che sono misericordia, affinché l'uomo mi capisse meglio e non si spaventasse, mi sono mostrato a lui in una forma che potesse essere vista e udita, ovvero nella mia umanità, che contiene - come velata - la mia divinità. Io, che sono Dio e non sono corporale, ho voluto poter essere udito e visto dagli uomini nella mia umanità.
Non ancora stanco, il monaco chiede ancora: Perché hai preferito nascere da una Vergine piuttosto che da un'altra donna che non lo era?
Ed ecco la risposta: Poiché a me, Dio purissimo, meglio si convengono le cose pure... La verginità è una via molto bella che conduce al cielo e il matrimonio è soltanto una via; di conseguenza era ragionevole che io, Dio purissimo, riposassi nel seno di una Vergine purissima, così come il primo uomo era stato tratto dalla terra, che in qualche maniera era vergine, non essendo stata ancora inquinata dal sangue ...
Infine una domanda dolorosamente umana: Perché molto spesso i malvagi prosperano più dei buoni?
E il Signore risponde: Ciò è indizio della mia grande pazienza e del mio amore, perché se io donassi i beni temporali soltanto ai miei amici, i malvagi si dispererebbero e i buoni si inorgoglirebbero. Io invece dono ad ognuno i beni temporali affinché io, il loro Dio, autore e creatore di ogni cosa, sia da tutti amato e affinché quando i buoni diventano superbi siano indotti dai malvagi ad essere giusti. Tutti sanno anche che le cose corporali non devono essere preferite a me, ma devono soltanto essere usate affinché l'uomo capisca che meno stabilità trova nelle cose temporali più deve essere saldo nel servirmi.
(tutte le rivelazioni alla santa si trovano qui: Santa Brigida)
A metà della scala vedeva un religioso che conosceva e che viveva ancora, conoscitore della teologia, fine e ingannatore, pieno di diabolica malizia, che dall'espressione del volto e dai modi mostrava di essere impaziente, più diavolo che religioso. Ella vedeva i pensieri e i sentimenti interiori del cuore di quel religioso e come si esprimeva nei confronti di Gesù Cristo... E vedeva e udiva come Gesù Cristo giudice rispondeva dolcemente e onestamente a queste domande con brevità e saggezza e come ogni tanto Nostra Signora dicesse qualche parola a Brigida. Ma quando la santa ebbe concepito nello spirito il contenuto di questo libro, avvenne che arrivò al castello. 1 suoi amici fermarono il cavallo e cercarono di destarla dal suo rapimento ed ella fu dispiaciuta di essere stata privata di così grandi divine dolcezze. Questo libro delle domande rimase impresso nel suo cuore e nella sua memoria come se fosse stato scolpito nel marmo. Ella lo scrisse subito nella sua lingua volgare, che il suo confessore tradusse in seguito in latino, così come aveva tradotto gli altri libri...
Il Libro delle Domande contiene sedici interrogazioni, ognuna delle quali è suddivisa in quattro, cinque o sei domande, a ognuna delle quali Gesù risponde dettagliatamente.
Per dare subito un'idea precisa della struttura e del contenuto del libro, riportiamo per intero la prima interrogazione che contiene cinque domande legate alla nostra fisicità.
Prima interrogazione
1. O giudice, io ti interrogo. Tu mi hai donato la bocca: non debbo forse parlare di cose piacevoli?
2. Tu mi hai donato gli occhi: non devo vedere gli oggetti che mi dilettano?
3. Tu mi hai donato le orecchie: perché non dovrei ascoltare i suoni e le armonie che mi piacciono?
4. Tu mi hai donato le mani: perché non dovrei farne ciò che mi piace?
5. Tu mi hai donato i piedi: perché non dovrei andare dove mi conducono i miei desideri?
Risposte di Gesù Cristo
1. Il giudice, seduto su un trono sublime, con gesti molto dolci e molto onesti rispose: Amico mio, ti ho dato la bocca per parlare ragionevolmente delle cose utili all'anima e al corpo, e delle cose che sono in mio onore.
2. Ti ho dato gli occhi affinché tu veda il male e lo eviti e affinché tu veda il bene e ad esso ti ispiri.
3. Ti ho dato le orecchie per ascoltare la verità e per udire ciò che è onesto.
4. Ti ho dato le mani affinché con esse tu faccia ciò che è necessario al corpo e che non nuoce all'anima.
5. Ti ho dati i piedi perché tu ti allontani dall'amore del mondo e ti avvicini al riposo eterno, all'amore della tua anima e a me, tuo Creatore.
Ma il monaco va ancora più a fondo, insistendo sugli stessi temi: O giudice, ti domando perché mi hai dato i sensi corporali se non dobbiamo vivere in base ad essi. Perché ci hai donato la carne e altri sostentamenti corporali se non vuoi che li utilizziamo vivendo secondo gli appetiti disordinati del corpo?
Perché ci hai dato il libero arbitrio se non possiamo seguire la nostra volontà?
E la risposta è questa: Amico mio, ho donato all'uomo i sensi e l'intelligenza per seguire le vie della vita e per fuggire le vie della morte. Ho donato le carni e gli alimenti necessari al sostentamento corporale perché vengano usate con moderazione e l'anima acquisti maggiore virtù, senza essere indebolita e oppressa dalla quantità eccessiva. Ho donato all'uomo il libero arbitrio perché rinunci alla propria volontà per amor mio, che sono il suo Dio, accrescendo così i propri meriti.
Sempre collocato a metà della scala, il monaco rivolge al Signore altre domande che si riferiscono ancora alla condizione umana: O giudice, perché devo ricercare la sapienza divina visto che possiedo la sapienza del mondo?
Perché devo piangere, avendo in me in abbondanza la gloria e la gioia del mondo?
Dimmi perché e come devo rallegrarmi nelle afflizioni corporali?
Perché devo aver paura, possedendo forze molto grandi?
Perché dovrei ubbidire agli altri se dispongo della mia volontà?
Ed ecco le risposte: Amico mio, colui che è giudice agli occhi del mondo è cieco e folle davanti a me. Pertanto, per acquisire la mia divina saggezza, è necessario ricercarla diligentemente e umilmente. Chi possiede gli onori del mondo e la sua gioia è spesso agitato da cure diverse e immerso in amarezze che conducono all'inferno. Pertanto, per evitare che si allontani dalla vista del cielo e che venga fuorviato, è necessario che preghi e che pianga. È assai utile rallegrarsi nell'afflizione e nell'infermità della carne, poiché la mia divina misericordia è vicina a chi patisce le sofferenze che rendono più breve la via che conduce alla vita eterna.
Tutti coloro che sono forti, lo sono grazie alla mia forza, poiché io sono più forte di loro. Devono quindi temere sempre che le loro forze siano loro sottratte. Chi dispone del libero arbitrio deve temere e comprendere che non vi è nulla che conduca più facilmente alla dannazione eterna che la propria volontà priva di una guida. Chi rinuncia alla propria volontà e la pone nelle mani mie, che sono il suo Dio, avrà il cielo senza pena alcuna.
E poi questa umanissima domanda: Perché permetti che il corpo soffra?
La risposta è questa: L'infermità affligge il corpo affinché l'uomo stia bene attento a conservare dentro di sé, attraverso la sofferenza e il controllo della carne, la moderazione spirituale e la pazienza, che è sovente messa in pericolo a causa del vizio dell'incontinenza e l'attaccamento alle cose superflue.
Il male, la sofferenza, la morte sono temi che ricorrono ampiamente nelle domande del monaco, e del resto si tratta dei misteri più grandi e sentiti dell'esistenza umana. All'interrogazione successiva troviamo infatti queste precise domande: Perché la peste, la carestia e altri affanni affliggono il corpo?
Perché la morte arriva quando meno ci si pensa, così che raramente la si può prevedere?
E la risposta, paziente e condiscendente, del giudice non tarda ad arrivare: È scritto nella legge che chi ruberà dovrà restituire più di quanto abbia rubato. Fintanto che gli uomini ingrati ricevono i miei doni e ne abusano, non mi rendono affatto l'onore che mi è dovuto. E per questo che io permetto le pene del corpo, affinché l'anima sia salva nell'altro mondo. Talora io punisco l'uomo nelle cose che più ama, affinché colui che non mi ha voluto riconoscere nella gioia mi riconosca nella tristezza. Mi chiedi anche perché la morte è improvvisa. Se l'uomo conoscesse il giorno della sua morte, mi servirebbe per paura e cadrebbe nella disperazione. Che l'uomo dunque mi serva per spirito d'amore, abbia sempre cura di sé e sia sicuro di me; è per questo che l'ora della morte è incerta, e ciò è giusto in quanto avendo l'uomo abbandonato il vero e il certo, era necessario e giusto che fosse afflitto da ciò che era incerto.
Il monaco ha ancora molte cose da chiedere al Signore, per esempio queste: Perché non mostri la tua gloria agli uomini in questo mondo, affinché mentre vivono ti desiderino con maggior fervore?
Perché gli angeli e i santi, che sono più nobili e più sublimi delle creature mortali, non sono visti dagli uomini in questa vita?
Essendo le pene dell'inferno orribili e incomparabili, perché non le mostri agli uomini in questa vita, così che possano evitarle?
Ed ecco la risposta: La mia gloria è ineffabile e incomparabile in soavità e bontà. Se dunque la mia gloria fosse vista così com'è, i corpi dell'uomo corruttibile si disintegrerebbero, così come lo furono i sensi di coloro che videro la mia gloria sulla montagna. Il loro corpo si distruggerebbe anche a causa della troppo grande gioia dell'anima e non potrebbe più fare gli esercizi corporali. Quindi, poiché l'ingresso del cielo non è aperto senza le opere dell'amore, la mia gloria è loro nascosta per qualche tempo affinché, per il desiderio e la fede, possano in seguito vederla più abbondantemente e più felicemente che mai. Perché non si vedono i santi nel luogo dove si trovano? Se i miei santi fossero visti e parlassero chiaramente, riceverebbero l'onore dovuto; ma la fede perderebbe il suo merito e la debolezza della carne non potrebbe sopportare il loro splendore. Del resto la mia giustizia non vuole che una sì gran luce sia vista da una così grande fragilità. Tu chiedi ancora perché le pene dell'inferno non sono viste. Se le pene dell'inferno fossero viste così come sono, l'uomo si spaventerebbe e cercherebbe il cielo, non per spirito d'amore ma per timore. E poiché nessuno deve desiderare le gioie celesti per paura delle pene, ma per la divina carità, io nascondo le pene dei dannati. Come i buoni e i santi non possono gustare questa gioia ineffabile prima della separazione dell'anima dal corpo, così i malvagi non possono gustare le pene terribili prima della morte; ma essendo la loro anima separata dal corpo, essi sperimentano le sofferenze attraverso i sentimenti che non hanno voluto capire nel loro spirito quando avrebbero potuto farlo per mia grazia.
II monaco, sempre stando sulla sua scala, affronta poi questioni squisitamente spirituali relative alla Vergine e agli angeli, ponendosi il doloroso interrogativo suscitato dal raffronto tra la condizione angelica e quella umana: O giudice, perché sei così ineguale nei tuoi doni e nelle tue grazie e hai prediletto e preferito la santa Vergine Maria su tutte le creature e l'hai esaltata al di sopra degli angeli?
Perché hai donato agli angeli lo spirito senza la carne e li hai destinati alle gioie celesti?
E perché hai donato all'uomo un vaso di terra e uno spirito e l'hai obbligato a vivere con fatica e pena e a morire con dolore.
La risposta del Signore è di grande solennità: Amico mio, io nella mia divinità conosco fin da tutta l'eternità tutte le cose future; quelle avvenute come quelle che devono avvenire, perché come la caduta dell'uomo è stata da me prevista, così la mia giustizia l'ha permessa; essa però non è stata predisposta da Dio, e neppure la divina prescienza poteva impedirla; allo stesso modo la mia misericordia ha previsto da tutta l'eternità la necessità della liberazione dell'uomo. Tu domandi perché ho privilegiato al di sopra di tutte le altre la Madre di Dio e perché l'ho amata al di sopra e al di là di tutte le creature; ciò è avvenuto perché in lei è stato trovato un segno vero di virtù; infatti come il fuoco si accende rapidamente quando il legno è ben disposto, allo stesso modo il fuoco del mio amore si accese più ardentemente in mia Madre, essendo ella meglio disposta; perché quando l'amore divino, che è di per sé immutabile ed eterno, cominciò ad apparire e a bruciare allorché la mia divinità si incarnò, così non esisteva creatura più adatta e più capace di ricevere le fiamme del mio amore della Santa Vergine, poiché nessuna aveva tanta carità quanta ne aveva lei; e sebbene il suo amore si fosse manifestato alla fine dei tempi, non di meno ella era stata conosciuta da tutta l'eternità prima dell'inizio dei tempi, e di conseguenza predefinita da tutta l'eternità nella divinità; infatti come nessuno le è stato uguale nell'amore, così ella non ha avuto eguali in grazia e benedizione.
Poi un'altra domanda rivolta direttamente a Gesù: Essendo stato concepito ed essendo nato senza peccato, perché hai voluto essere battezzato?
Risponde il Signore: È necessario che colui che vuole aprire una nuova strada la inizi personalmente. In altri tempi era stata donata al popolo una via carnale, la circoncisione, in segno di obbedienza e purificazione, che sortiva l'effetto di grazia futura e di promessa ai fedeli che rispettavano la legge, prima che venisse la verità promessa, cioè Gesù Cristo. Ma essendo arrivata la verità e non essendo la legge che un'ombra, era stato stabilito da tutta l'eternità che la via antica si sarebbe ritirata, perché priva di effetto. Affinché dunque la verità apparisse, l'ombra si ritirasse e si manifestasse la via più facile per arrivare al cielo, io che sono Dio e uomo per umiltà ho voluto essere battezzato per dare l'esempio a molti e per aprire il cielo ai credenti e ai fedeli; e per dimostrarlo, dopo che fui battezzato, il cielo si aprì, fu udita la voce del Padre, lo Spirito Santo apparve in forma di colomba. Io, figlio di Dio, ho dimostrato di essere vero Dio e uomo, affinché si sappia e si creda che il Padre eterno apre i cieli ai battezzati e ai fedeli. Lo Spirito Santo è con colui che battezza... Io, che sono la verità, ho dissipato le ombre. La scorza della legge fu spezzata, apparve il nocciolo, la circoncisione fu sospesa e il battesimo fu confermato in me, affinché il cielo fosse aperto ai grandi e ai piccoli e i figli dell'ira divenissero figli della grazia e della vita eterna.
Il monaco insiste e pone la domanda che da duemila anni l'uomo si pone: O giudice, te lo domando, poiché tu sei Dio ed uomo, perché non hai manifestato la tua divinità così come hai manifestato la tua umanità, affinché tutti credessero in te?
E il giudice risponde: O amico mio, ti rispondo affinché la malizia del tuo pensiero sia conosciuta ad altri... Poiché Dio non permette niente senza un motivo, ti rispondo non alla maniera umana, dato che noi trattiamo di cose spirituali; ma con similitudini, affinché la mia risposta sia compresa. Tu domandi dunque perché non ho mostrato la mia divinità allo stesso modo in cui ho manifestato la mia umanità. lo rispondo: la mia divinità è spirituale e la mia umanità è corporale. Tuttavia la divinità e l'umanità sono inseparabili, la mia divinità è increata e tutto ciò che è in essa è bontà e perfezione. Se dunque una bontà e una perfezione tanto grandi si fossero manifestate all'occhio imperfetto dell'uomo, chi avrebbe potuto sostenerle, dato che l'occhio umano non riesce a sopportare neppure la vista del sole materiale?... È per due ragioni che la mia divinità non si è manifestata più chiaramente: 1° per l'imperfezione umana, che non era in grado di sopportarla, poiché gli occhi umani sono di sostanza terrena: se l'occhio corporale vedesse la divinità, si scioglierebbe come cera davanti al fuoco; se l'anima avesse in sorte di vedere la divinità, il corpo si fonderebbe e si annienterebbe come cenere. 2° non si è manifestata inoltre a ragione della mia divina bontà e della sua costante stabilità; infatti se io mostrassi agli occhi mortali la mia divinità, che è incomparabilmente più risplendente del sole e del fuoco, io andrei contro quanto io stesso dissi: L'uomo non mi vedrà affatto e vivrà. Nemmeno i profeti mi videro, loro che videro la montagna fumante e dissero: Che Mosè ci parli, e noi l'ascolteremo. Per questo io, che sono misericordia, affinché l'uomo mi capisse meglio e non si spaventasse, mi sono mostrato a lui in una forma che potesse essere vista e udita, ovvero nella mia umanità, che contiene - come velata - la mia divinità. Io, che sono Dio e non sono corporale, ho voluto poter essere udito e visto dagli uomini nella mia umanità.
Non ancora stanco, il monaco chiede ancora: Perché hai preferito nascere da una Vergine piuttosto che da un'altra donna che non lo era?
Ed ecco la risposta: Poiché a me, Dio purissimo, meglio si convengono le cose pure... La verginità è una via molto bella che conduce al cielo e il matrimonio è soltanto una via; di conseguenza era ragionevole che io, Dio purissimo, riposassi nel seno di una Vergine purissima, così come il primo uomo era stato tratto dalla terra, che in qualche maniera era vergine, non essendo stata ancora inquinata dal sangue ...
Infine una domanda dolorosamente umana: Perché molto spesso i malvagi prosperano più dei buoni?
E il Signore risponde: Ciò è indizio della mia grande pazienza e del mio amore, perché se io donassi i beni temporali soltanto ai miei amici, i malvagi si dispererebbero e i buoni si inorgoglirebbero. Io invece dono ad ognuno i beni temporali affinché io, il loro Dio, autore e creatore di ogni cosa, sia da tutti amato e affinché quando i buoni diventano superbi siano indotti dai malvagi ad essere giusti. Tutti sanno anche che le cose corporali non devono essere preferite a me, ma devono soltanto essere usate affinché l'uomo capisca che meno stabilità trova nelle cose temporali più deve essere saldo nel servirmi.
(tutte le rivelazioni alla santa si trovano qui: Santa Brigida)